Commenti a: Direktor Trasciatti: Il Postino Cavallo http://trasciatti.it/2011/07/15/direktor-trasciatti-il-postino-cavallo/ Lunario inattuale di letteratura e desueta umanità Mon, 21 May 2012 17:28:22 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: Alessandro http://trasciatti.it/2011/07/15/direktor-trasciatti-il-postino-cavallo/comment-page-1/#comment-211 Alessandro Mon, 25 Jul 2011 20:27:49 +0000 http://trasciatti.it/?p=1309#comment-211 Buonanotte. Il Postino Cavallo Buonanotte.
Il Postino Cavallo

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Di: erasmo trasciatti http://trasciatti.it/2011/07/15/direktor-trasciatti-il-postino-cavallo/comment-page-1/#comment-210 erasmo trasciatti Mon, 25 Jul 2011 20:22:03 +0000 http://trasciatti.it/?p=1309#comment-210 Maldestro e addormentato stasera mi sono trovato per caso a leggere "il postino cavallo"... potrei fare un commento se l'argomento trattasse di elettrotecnica, elettronica,pedagogia differenziale ...o musica. Domani ne parleremo a pranzo. Ho sonno e vado subito a dormire. Buonanotte, Babbo. Maldestro e addormentato stasera mi sono trovato per caso a leggere “il postino cavallo”… potrei fare un commento se l’argomento trattasse di elettrotecnica, elettronica,pedagogia differenziale …o musica.
Domani ne parleremo a pranzo. Ho sonno e vado subito a dormire.
Buonanotte, Babbo.

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Di: Direktor Trasciatti http://trasciatti.it/2011/07/15/direktor-trasciatti-il-postino-cavallo/comment-page-1/#comment-185 Direktor Trasciatti Sat, 16 Jul 2011 08:03:17 +0000 http://trasciatti.it/?p=1309#comment-185 IL PALAZZO IDEALE DEL POSTINO CHEVAL A HAUTERIVES. DOCUMENTI RACCOLTI DA ANDRE’ JEAN (Tutti i diritti di riproduzione, di traduzione e di adattamento sono riservati per qualsiasi paese – Russia compresa. Copyright di André Jean, 1937) Introduzione Ferdinand Cheval è nato nel 1836 e è morto a più di ottantotto anni, nel 1924, senza avere mai conosciuto un giorno di malattia, lasciando il più stupefacente dei ricordi: il suo Palazzo Ideale a Hauterives. Cominciò la costruzione in età piuttosto avanzata, avendo largamente superato la quarantina. Postino rurale, la sua “gita” di 32 chilometri quotidiani lo portava da Hauterives a Tersanne. Il suo immenso lavoro di costruttore venne dunque ad aggiungersi allo sforzo fisico giornaliero che gli richiedeva il suo mestiere. E’ in sogno che concepì questo incredibile monumento ed è annotando scrupolosamente il suo sogno che ne stabilì la forma e le proporzioni. «C’è motivo di credere, scriveva ultimamente André Breton1, che il postino Cheval, che resta il maestro indiscusso dell’architettura e dalla scultura medianiche, sia stato ossessionato dalle forme dei pavimenti delle grotte, dalle vestigia delle fontane pietrificate di questa regione della Drôme in cui, per trentasei anni, effettuò a piedi il suo giro». La famiglia del postino Cheval si ricorda molto bene degli schizzi e delle piantine memorizzate e trascritte al ritorno allo stato di veglia. Sfortunatamente questi documenti non sempre sono stati conservati. Iniziato nel 1879, il Palazzo Ideale si innalzò lentamente e, costruito da un solo uomo, con l’aiuto di strumenti di una semplicità primitiva (una cazzuola, qualche recipiente per mescolare il cemento, una carriola – la “fedele compagna”), fu terminato nel 1912. Lungo ventisei metri, largo da dodici a quattordici, l’insieme presenta un’altezza variabile da dieci a dodici metri. Ferdinand Cheval (un bel nome per un postino, disse lui stesso con ironia) lavorava ogni giorno con regolarità alla sua opera. Gli sberleffi degli abitanti del paesino non mancavano. Lo spirito “pratico” dei contadini non poteva concepire questo “Palazzo”, rigorosamente inutilizzabile ad altri fini che non fossero quelli poetici. «Il mio sogno, scrisse il postino Cheval, mi sembrava scaturire da un’immaginazione malata e non osavo parlarne a nessuno». Tutte le pietre che compongono il Palazzo sono state portate nel corso dei suoi giri. «Frugavo i pendii, le scarpate e i terreni aridi. Dei pezzi di tufo dalle molteplici forme si presentavano numerosi; me ne riempivo le tasche e le strappavo, con gran dispetto di mia moglie, poco preoccupata di vedere accumularsi ogni giorno dei mucchi di pietre dentro casa…» Il postino Cheval terminò il Palazzo Ideale nel 1912, all'età di settantasette anni. A quel punto lavorò ancora dieci anni alla costruzione della sua tomba, che si può vedere nel cimitero di Hauterives. Questo monumento, che mette il punto finale alla bizzarra meraviglia di Ferdinand Cheval, è concepito nello stesso spirito e con gli stessi materiali del Palazzo Ideale. Porta questa semplice iscrizione, che starebbe bene sulla tomba di un Eraclito e di un Epicuro: «La tomba del silenzio e del riposo senza fine». A. J. maggio 1937 IL PALAZZO IDEALE DEL POSTINO CHEVAL A HAUTERIVES. DOCUMENTI RACCOLTI DA ANDRE’ JEAN

(Tutti i diritti di riproduzione, di traduzione e di adattamento sono riservati per qualsiasi paese – Russia compresa. Copyright di André Jean, 1937)

Introduzione

Ferdinand Cheval è nato nel 1836 e è morto a più di ottantotto anni, nel 1924, senza avere mai conosciuto un giorno di malattia, lasciando il più stupefacente dei ricordi: il suo Palazzo Ideale a Hauterives.
Cominciò la costruzione in età piuttosto avanzata, avendo largamente superato la quarantina. Postino rurale, la sua “gita” di 32 chilometri quotidiani lo portava da Hauterives a Tersanne. Il suo immenso lavoro di costruttore venne dunque ad aggiungersi allo sforzo fisico giornaliero che gli richiedeva il suo mestiere.
E’ in sogno che concepì questo incredibile monumento ed è annotando scrupolosamente il suo sogno che ne stabilì la forma e le proporzioni.
«C’è motivo di credere, scriveva ultimamente André Breton1, che il postino Cheval, che resta il maestro indiscusso dell’architettura e dalla scultura medianiche, sia stato ossessionato dalle forme dei pavimenti delle grotte, dalle vestigia delle fontane pietrificate di questa regione della Drôme in cui, per trentasei anni, effettuò a piedi il suo giro».
La famiglia del postino Cheval si ricorda molto bene degli schizzi e delle piantine memorizzate e trascritte al ritorno allo stato di veglia. Sfortunatamente questi documenti non sempre sono stati conservati.
Iniziato nel 1879, il Palazzo Ideale si innalzò lentamente e, costruito da un solo uomo, con l’aiuto di strumenti di una semplicità primitiva (una cazzuola, qualche recipiente per mescolare il cemento, una carriola – la “fedele compagna”), fu terminato nel 1912.
Lungo ventisei metri, largo da dodici a quattordici, l’insieme presenta un’altezza variabile da dieci a dodici metri.
Ferdinand Cheval (un bel nome per un postino, disse lui stesso con ironia) lavorava ogni giorno con regolarità alla sua opera.
Gli sberleffi degli abitanti del paesino non mancavano. Lo spirito “pratico” dei contadini non poteva concepire questo “Palazzo”, rigorosamente inutilizzabile ad altri fini che non fossero quelli poetici.
«Il mio sogno, scrisse il postino Cheval, mi sembrava scaturire da un’immaginazione malata e non osavo parlarne a nessuno».
Tutte le pietre che compongono il Palazzo sono state portate nel corso dei suoi giri. «Frugavo i pendii, le scarpate e i terreni aridi. Dei pezzi di tufo dalle molteplici forme si presentavano numerosi; me ne riempivo le tasche e le strappavo, con gran dispetto di mia moglie, poco preoccupata di vedere accumularsi ogni giorno dei mucchi di pietre dentro casa…»
Il postino Cheval terminò il Palazzo Ideale nel 1912, all’età di settantasette anni. A quel punto lavorò ancora dieci anni alla costruzione della sua tomba, che si può vedere nel cimitero di Hauterives.
Questo monumento, che mette il punto finale alla bizzarra meraviglia di Ferdinand Cheval, è concepito nello stesso spirito e con gli stessi materiali del Palazzo Ideale. Porta questa semplice iscrizione, che starebbe bene sulla tomba di un Eraclito e di un Epicuro:

«La tomba del silenzio e del riposo senza fine».

A. J. maggio 1937

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Di: Direktor Trasciatti http://trasciatti.it/2011/07/15/direktor-trasciatti-il-postino-cavallo/comment-page-1/#comment-184 Direktor Trasciatti Sat, 16 Jul 2011 08:01:12 +0000 http://trasciatti.it/?p=1309#comment-184 28 giugno 2011, ore 6.30 Mi sono alzato presto. Non per lavorare ma perché devo fare un prelievo di sangue. Però potrebbe essere un’idea. Alzarmi presto e ogni mattina mettermi all’opera sul Postino Cavallo. Ho qui con me un librettino, meglio dire un opuscolo, stampato a Valence nel 1937. S’intitola didascalicamemente “Le Palais Idéal du Facteur Cheval à Hauterives. Documents recueillis par André Jean”. Adesso comincerò finalmente a tradurlo, mi è stato regalato – almeno due anni fa – da un amico. Gli sono molto grato, è stato un piccolo grande dono che a intermittenza ho dimenticato sotto mucchi di altri libri e fogli. Ma poi gradualmente ho iniziato a tenerlo più in vista, piano piano si è affacciato dai mucchi in modo stabile, l’ho preso in mano più volte. Adesso sono pronto. Comincio a tradurre. 28 giugno 2011, ore 6.30

Mi sono alzato presto. Non per lavorare ma perché devo fare un prelievo di sangue. Però potrebbe essere un’idea. Alzarmi presto e ogni mattina mettermi all’opera sul Postino Cavallo. Ho qui con me un librettino, meglio dire un opuscolo, stampato a Valence nel 1937. S’intitola didascalicamemente “Le Palais Idéal du Facteur Cheval à Hauterives. Documents recueillis par André Jean”. Adesso comincerò finalmente a tradurlo, mi è stato regalato – almeno due anni fa – da un amico. Gli sono molto grato, è stato un piccolo grande dono che a intermittenza ho dimenticato sotto mucchi di altri libri e fogli. Ma poi gradualmente ho iniziato a tenerlo più in vista, piano piano si è affacciato dai mucchi in modo stabile, l’ho preso in mano più volte. Adesso sono pronto. Comincio a tradurre.

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