Vincenzo è uno dei pochi che quando viene al Pantano per cacciare tartufi, entra ed esce con passo leggero, silvano.
Riconosco la macchina, ma, a volte ho l’impressione che un suo doppio sottile, vi abiti in permanenza, comparendo quando meno te lo aspetti o proprio perché te lo aspetti.
In un tempo immemorabile, la natura mischiava le forme, le teneva vicine e anche un essere umano poteva mostrare le fattezze di un luogo o viceversa.
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