
Che ci fanno, qui?
Che ci fanno, qui, la stanza dei canarini nella casa del parroco e la conchiglia del porcaro, usata come una tromba marina?
La tonaca di Don Mario batte al vento con tenacia e brilla nell’afa simile ad un getto d’acqua sul selciato. Un attimo di cupa allegria, d’ombra, mentre riprendi fiato.
Su per il paese di sasso, dentro la chiesa, fiorita di gerani bianchi e di muffe violacee, la sua voce sostiene il peso, s’incrina e s’inchina, sfiorando i sassi mentre scorre continua la piena dei discorsi, degli sgarbi e delle scuse, tutta l’angusta prosopopea di razze e villaggi.
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