Non ricordo se questo racconto l’avevo già messo on line sul vecchio sito, ma forse no. Uscì in tempo lontanucci (era il ‘97) in una plaquette dal titolo L’asino blu (Flussi edizioni d’arte).
Vista dal basso sembrava bella e i suoi movimenti facili, compiuti senza sforzo. Ora rapito dalla sua grazia, ora invidioso del suo dominio di sé, non applaudivo – unico tra tutto il pubblico – ai suoi numeri.
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Forse è vero, Praga non cambia. Era già diversa prima e il tempo continua a corteggiarla senza averla; al massimo riesce ad impreziosirne i contorni come per certi visi a cui le rughe donano, fanno un effetto malizioso.
Certo, sono aumentati i negozi per turisti, i poliziotti cambiano divisa e il traffico sbatte la coda come un drago alla porta ma le facciate delle case si leggono ancora senza inciampare nelle insegne al neon e si può camminare indisturbati con la testa nei propri pensieri.
Praga è uno scrigno di storie e avventure. Leggi tutto…
Quando salì sull’ascensore al 7 di rue de Grenelle si trovò in uno strano corpo a corpo con un prestante signore.
«Secondo piano» seppe solo dire Marzia.
«È la nuova inquilina?».
«No… no» rispose con un certo imbarazzo.
L’uomo premette il pulsante. Marzia si chiese se poteva immaginare da chi stesse andando.
L’ascensore si fermò e l’uomo le aprì, galante, il cancelletto scorrevole. Poi la porta.
«Arrivederla, signora». E le sorrise.
Marzia suonò alla porta di Antoine.
Il ragazzo le aprì. Richiuse prontamente e l’abbracciò con la passione e la forza di un giovane.
Rimase con lui per almeno due ore. Leggi tutto…
Se passate da Praga, andate al Dendrit Kafé, c’è una mostra del nostro amico-artista-collaboratore librattesco Roberto Alquati. Cosa ha messo in mostra? Non si sa. Qualcosa. Nelle prossime ore contiamo di saperne di più. Informazzzioni