Le isole ossario (Dodecanneso)
Nicola Dal Falco per Luciano Ragozzino
Si asciugarono i golfi e le secche si unirono in arcate da un bordo all’altro della costa che non appariva più tale, ma un dirupo a mezza altezza, tra la cima del monte e la base. Ritiratosi il mare, se ne contarono dodici, dodici terre, dodici isole che guardavano il cielo.
Il fondo emerso avrebbe, per la prima volta, risuonato di suoni non sottomarini.
Sarà questa nascita, questo levarsi, spingendo sui gomiti, dal mare a calamitare certi viaggiatori?
A distrarli per un anno fino all’arrivo? Un mare, aperto e chiuso in un’infinità di stanze, di scorci che sembrano alla fine dettagli dello stesso viso.
Un corpo che asciuga al vento o, forse, un vento che sposta riflessi, che carica l’orizzonte di nubi e di luce, scolpendo il poco e il nulla. Leggi tutto…
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