Ci giungono da Randaccio delle strane foto. Si possono fare ipotesi. Anche scommesse. Chi indovina vince due prosciutti, uno crudo e uno cotto. Leggi tutto…
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Ci giungono da Randaccio delle strane foto. Si possono fare ipotesi. Anche scommesse. Chi indovina vince due prosciutti, uno crudo e uno cotto. Leggi tutto…
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Visita Vite da libri, il blog di fascinodemoralizzato
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Un vino da ascoltare: omaggio a Pino Ratto e al suo dolcetto
di Gianvittorio Randaccio
Qualche dubbio, mentre telefoni a Pino Ratto, ti viene. Hai già provato cinque volte e non ha risposto nessuno, se non un fax che, dopo una decina di squilli a vuoto, ti ha trapanato ogni volta l’orecchio e il cervello. Leggi tutto…
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Se vogliamo continuare a raccontarci delle balle, allora andiamo avanti pure, per me non c’è problema. Se invece vogliamo provare a dire almeno per una volta la verità, allora facciamolo, così la smettiamo con gli equivoci.
Tu sei brutto, e nessuno può fartene una colpa. Non decidi tu con che faccia vieni al mondo. Il problema è che oltre a essere brutto hai proprio un viso insignificante, con un’espressione da pesce lesso, un’aria da vittima sacrificale, che un po’ a guardarti fai venire tenerezza, un po’ verrebbe voglia di scuoterti, di sbatterti con violenza contro un muro, per provare a farti reagire, a far entrare una boccata d’aria nel chiuso della tua testolina bacata. Leggi tutto…
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Da Milano e Abbiategrasso, il nostro corrispondente Gianvittorio Randaccio ci invia delle immagini relative ad alcuni Libratti avvistati sugli scaffali. In particolare è riconoscibile la rossa (ma non era rosa?) copertina di Parole apparecchiate, storie da mangiare.
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Vite da Libri, un bel blog, delicato e originale, che vi consigliamo di visitare. Ci sono anche i Libratti, ovviamente, ma ve lo avremmo suggerito lo stesso. Diciamo che l’idea di questo blog è simile a quella, mai realizzata e più egocentrica, degli “Avvistamenti di Libratti”. Qui, con uno sguardo più ampio di quello librattesco, Leggi tutto…
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Gianvittorio Randaccio commenta Vita di “Ridolini” di Gianfranco Mammi (Linsolito.net, rivista di critica letteraria)
Dalla voce alla pagina, senza filtro
Per fare un libro non c’è bisogno per forza di essere degli scrittori. Anzi, molto spesso quelli che dicono di essere degli scrittori, che si atteggiano a fare gli scrittori, che magari ce l’hanno anche scritto sulla carta d’identità che sono degli scrittori, finiscono per essere solo dei ciarlatani, pronti a parlare di letteratura e di bella scrittura solo con frasi fatte e luoghi comuni, come dei pappagalli ammaestrati alla scuola delle buone maniere. A mettersi lì a chiacchierare, delle volte, invece, basta poco, e se uno è attento e non si lascia sfuggire l’occasione, ecco che il libro viene fuori da solo, senza tante cerimonie e proclami. Uno deve avere delle cose da dire e farlo bene, non è che ci voglia molto: tutto il resto serve a dare aria alla bocca, e basta. Leggi tutto
Altre informazioni sul libro e sul suo autore
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I libri usati sono come dei pacchi sorpresa. In genere sono libri come gli altri, al massimo un po’ rovinati, forse di edizioni non recentissime, con il normalissimo pregio di riportare al loro interno il testo che volevamo e che magari cercavamo da tempo. In genere costano anche la metà, o anche meno, sempre che non siano copie rare o introvabili, fatti davanti al quale l’usura e l’eventuale cattivo stato non rappresentano un motivo valido per far scendere il prezzo.
A volte, però, e sono i libri più belli, contengono dei regali particolari, tracce lasciate dai precedenti proprietari, che aggiungono storie strane e immaginarie a quelle già contenute nel libro: possono essere una dedica, o degli appunti sparsi fra le pagine, o un segnalibro rimasto incastrato a metà volume. Oppure delle macchie, anche se in questo caso non è che c’è da essere molto contenti. leggi tutto
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