Un disegno di Roberto Alquati. Un treno che parte da lontano, che attraversa l’Europa, passa per Parigi e poi s’infila giu’ per la Spagna fino a Salamanca, e giu’ giu’ fino a Lisbona.
Voglio farle una domanda, disse il dottor Cardoso, lei conosce i médecins-philosophes? No, ammise Pereira, non li conosco, chi sono? I principali sono Théodule Ribot e Pierre Janet, disse il dottor Cardoso, è sui loro testi che ho studiato a Parigi, sono medici e psicologi, ma anche filosofi, sostengono una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Leggi tutto…
Il pittore Acconci ci manda questa cartolina da lui stesso realizzata durante una recente gita a Tunisi. Gli avevo detto: Se vai a Tunisi, mandami una cartolina dove ci siano delle palme a sinistra, una costruzione piccola, un po’ araba sulla destra, e sullo sfondo il mare. Detto fatto.
Tratto da Il Segno – Gennaio 2012
L’incidente non è chiuso, la triste storia continua
da Tokyo
Toshi Kameda
In Giappone vi è l’usanza di scambiarsi un biglietto d’auguri per il nuovo anno, ma quest’anno molti non se la sono sentita di farlo vedendo ancora molte persone sofferenti. Leggi tutto…
LUNGOCOSTA
Scolii al portolano
tirrenico di M.M.
Come antidoto all’ubbia, in giornate fredde, ma serene, totalmente all’asciutto, ben dentro la terraferma, ho commentato a modo mio i disegni e gli avvertimenti di un portolano tirrenico, pubblicato più di quarant’anni fa e perciò quasi del tutto superato. In quel quasi ho trovato diletto. Le frasi didascaliche (in maiuscolo) sono copiate dall’autore del trattatello di navigazione mentre i commenti sono in corsivo. Leggi tutto…
Il fiume copre l’orizzonte, bagna la linea fin dove giunge lo sguardo. Nella stagione secca i contorni sfumano, non c’è la pioggia con i suoi violenti rovesci a dissolvere la foschia, avvicinando d’incanto i profili lontani.
Tutto rimane avvolto in un’aria stagnante, in un tremolio di braci al punto che le isole sembrano staccarsi e fluttuare secondo i capricci della corrente. Leggi tutto…
Trasciatti legge i tarocchi sull’Orient Express. Leggi tutto…
Le isole ossario (Dodecanneso)
Nicola Dal Falco per Luciano Ragozzino
Si asciugarono i golfi e le secche si unirono in arcate da un bordo all’altro della costa che non appariva più tale, ma un dirupo a mezza altezza, tra la cima del monte e la base. Ritiratosi il mare, se ne contarono dodici, dodici terre, dodici isole che guardavano il cielo.
Il fondo emerso avrebbe, per la prima volta, risuonato di suoni non sottomarini.
Sarà questa nascita, questo levarsi, spingendo sui gomiti, dal mare a calamitare certi viaggiatori?
A distrarli per un anno fino all’arrivo? Un mare, aperto e chiuso in un’infinità di stanze, di scorci che sembrano alla fine dettagli dello stesso viso.
Un corpo che asciuga al vento o, forse, un vento che sposta riflessi, che carica l’orizzonte di nubi e di luce, scolpendo il poco e il nulla. Leggi tutto…