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Alessandro Trasciatti, La via dell'orco
Ven, 10/24/2008 - 08:10
Alessandro Trasciatti, La via dell'orco, romanzo d'archivio con disegni dell'autore e di Timofey Kostin, pagine 250, collana I Libratti, ottobre 2008. Euro 14.00
Cos'è questo libro
E' una storia d'amore, una storia d'archivio, un'autobiografia immaginaria, una discesa burlesca agli inferi. E' la storia di un mangione alla ricerca delle nobili origini della sua pancia. Nelle sue investigazioni tra i documenti antichi il protagonista incontra una specie di Virgilio e una specie di Beatrice che si danno il cambio per condurlo dove vuole arrivare. Ma, appunto, dove vuole arrivare? La sua speranza è quella di scoprire qualche antenato celebre e geniale, qualcuno da cui essere fiero di discendere. La sua ossessione è quella di sparire nell'ombra, nell'anonimato. Il tema ricorrente del romanzo, in maniera più o meno esplicita, è quello del genio non incompreso (che sarebbe già molto) ma incompiuto, imperfetto, del genio mancato per mancanza di disciplina, di ordine, destinato alla dissipazione del suo talento e, in definitiva, alla mediocrità.
Il libro, in origine, doveva essere illustrato da Timofey Kostin, disegnatore russo, esponente unico del Concettualismo Ridotto, badante artistico del settemestrale di letteratura "L'accalappiacani". Ma i disegni non arrivavano mai da San Pietroburgo. Allora l'autore si è messo a disegnare, a fare figure di omoni neri di profilo in tutte le fogge e variazioni possibili. Alla fine, quando la serie era pronta, sono arrivati i disegni di Kostin. Bellissimi. Ma che farne? Troppo diversi dalle silouettes nere del Trasciatti, impossibile alternarli, non si amalgamavano. Da qui la decisione di fare un'appendice con i disegni russi, che infatti si trovano in fondo al libro, come una fine dopo la fine. Si vede che sono disegni russi, c'è una malinconia russa in questi disegni e forse una qualche nostalgia dello zar, perché Kostin ha saputo cogliere soprattutto il lato tragico del romanzo, il senso della caducità, e lo ha tradotto in immagini regali e divorate dal senso del tempo.
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