Federica Francoli: Eldorado

Mar, 12/01/2009 - 16:48

Federica Francoli: Eldorado

 

Eldorado

Al nonno Pietro

Tutte le sere d'estate
le tue visite erano letizia pura
zucchero sul bicchiere
della notte e della paura.
C'era sempre quel gioco
che facevi
nascondendo il cartoccio
- e trasalivi! -
battendo il palmo sulla fronte:
"Ho dimenticato l'Eldorado!"
ma io le mani ti forzavo
leste intrecciate dietro
come nidi
e finalmente lo trovavo
quel piccolo mattone di gelato
che allora chiamavano Eldorado!
Avrei potuto costruirci una casetta
con tutti quei mattoni
una casa di biscotto e fiordilatte.
E in questa sera scura e dolce
come un vino antico
ora che ho io i tuoi anni di allora
e come allora è giugno
ancora attendo le tue mani
che si dischiudano nell'ombra
per offrirmi l'Eldorado.
Ma nel buio
il cane solamente gratta alla porta
qualcuno ride nella casa accanto...

 

***

Tra sonno e veglia

 

Rivedo ancora il brillìo del falcetto
che tu portavi sempre alla cintura
nell’orto ti seguiva, nel boschetto
nella radura tremula di sole
fra le vermiglie lance del gladiòlo.
Tra sonno e veglia, mi sei apparso – solo –
seduto davanti al tavolo, in cucina
muto, di fronte alla TV ciarliera
che il tuo occhio assente non curava:
(solo il Giro d’Italia un poco t’incantava!)
Sullo schermo ombre di donne imbellettate…
“ Che cosa fanno, nonno?”
“Stupidate!”

Avrei voluto chiederti un miracolo:
“Guarisci, te ne prego, rinverdisci
e portami ancora come un tempo
lungo le ombrose vie del Ramale,
sulle rive canore dello Strego
dove ancora fiorisce il bucaneve
e lento smuove il gambero di fiume
un tesoro minuscolo di sassi
nell’acqua fresca nata dalla neve”.
…………………………………….
Ma tu già con la mano salutavi:
“ Mi attende un lungo viaggio…
mi devo far coraggio…”.
“Un viaggio? Ma se li odiavi
i viaggi, non ti muovevi mai!
Al massimo Novara, Vercelli, Moncalieri
per i soliti controlli ospedalieri…
Un viaggio?”
…………………………………….
La luce di maggio mi ha svegliata
fiato ha ridato ai miei pensieri.
E’ sorto il giorno:
di tanti vivi che mi stanno intorno
tu, morto, sei oggi il vero vivo.

 

(In alto: Langhe)

  1. antonio (non verificato) on Gio, 12/03/2009 - 14:48

    Ormai posso considerarmi un fan di Federica Francoli perché ogni giorno visito il sito sperando di trovare un'altra sua poesia. Oggi la mia fedeltà è stata premiata con queste due nuove perle. Non voglio annoiare il lettori con sottili analisi critiche, magari per mostrare quanto son bravo anch'io nel cogliere gli echi pascoliani o caproniani, dico soltanto che le ho lette con le lacrime agli occhi. Ancora una volta, brava Federica, anzi bravissima! E pure la foto è bella!
    Antonio

  2. Anonimo (non verificato) on Sab, 12/12/2009 - 21:02

    Federica sa dipingere con le parole: quadri di limpida ed elegante quotidianità che lascia stupefatti.
    Emanuela