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Memo: Ci conosciamo tutti
Gio, 11/27/2008 - 22:51 | Aggiungi un commento
- Bevine un altro.-
- La polacca era una brava ragazza, non una di quelle. Si è trovata coinvolta, visto come succede...Senza un soldo in terra straniera, sei mesi la badante di un povero vecchio e il figlio, tutte le volte che andava a trovare il padre le metteva le mani sul culo, poi dalla padella nella brace, nella pizzeria del Granaiolo. Quello non le dava nemmeno il tempo di dire buongiorno che le sbavava addosso. Mi raccontò come diventava rosso paonazzo, si trasfigurava. La metteva a lavorare dietro il banco nel punto più stretto e con scuse varie, passava continuamente strusciandole il coso sul culo, poi le metteva le mani grassocce e umide davanti e le sbavava sul collo mugolando.-
- Sì. Ne berrò un altro tanto non riesco proprio a sballare. Solo brividi dentro, partono dallo stomaco e vanno nel cuore.-
Chiusero la pagina della cronaca locale. Piccolo paese di provincia. Alcune case tra i campi, il bar col pergolato. Ogni tanto qualche extracomunitario si fermava a chiedere lavoro.
(In alto: disegno del Trasciatti da La via dell'orco)
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