• Antao Sacarolhas (non verificato) on Gio, 11/20/2008 - 09:15

    è vero forse il lettore quando scopre lo stalker sotto il letto si domanda: perché Greta non si accorge?
    Quando trova le mutande e la biancheria intima nella cesta il lettore si chiede: ma questa Greta è talmente smemorata da non ricordare di aver lasciato un paio di slip, come da abitudine, sul pavimento?

    Allora il lettore parte con le sue congetture.
    Lo stalker non conosce bene la sua vittima, a Greta non dispiace che qualcuno corregga le sue imprecisioni, Greta si dimentica parecchie cose perché è un'alcolizzata cronica, cosa che allo stlaker può anche essere sfuggita, del resto o lo fa di mestiere o lo fa come passatempo morboso e così via...

    Onestamente in molti libri, anche nei classici, nonostante la coerenza di fondo e la logicità dei passaggi, esistono passi insicuri che nel lettore risvegliano il dubbio, indirizzandolo verso un'analisi dettagliata delle vicende narrate. Se tutto fosse chiaro e esplicitato dallo scrittore, il lettore si annoierebbe seguendo binari prefissati.

    Ho trovato il racconto a tratti divertente, grottesco e surreale. Nel complesso mi è piaciuto, come anche i commenti che sono seguiti...

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