• Kabala on Ven, 01/02/2009 - 14:30

    Dolce Monica che non conosco,

    non stupirti del Trasciatti: non lo fa neppure lui.

    Io ho finito l'Orco l'altro ieri. Mi è piaciuto. Juxta modum, ma decisamete una lettura positiva. Molto positivistica, intendendo col termine la vololntà di plasmare la realtà in tutta una serie di stomaci cinesi (non solo scatole...) attraverso le illusioni della costruzione letteraria.

    Ma secondo me sbagli a cercare nella via dell'orco la vita del Direttore. Certo, c'è la sua esperienza, la sua vita.

    Ma a me, sinceramente, non interessa. La storia è bella se riesce a parlare a me e di me, oltre che del resto. Quello che caratterizza una buona opera, diceva ieri l'orco sorseggiando il the, è la sua lieve distanza dalla contingenza.

    E la prima contingenza è proprio l'autore. Per quanto orco sia (lui, e pure io).

    Libetico Orchivoro

     

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