• trasciatti on Sab, 01/19/2008 - 09:24

    Io, se così posso esprimermi, potrei essere un nuovo paziente, dottor Vannini, non so se lei mi accetterebbe, le assicuro che si farebbe delle grasse risate che la rimetterebbero un poco al mondo. A questo mondo intendo dire, nell'altro magari c'è già. Però non me la sento di disturbarla, volevo bussare al vetro smerigliato ma poi ci ho ripensato, ho sentito il suo russio fievole e roco, beato, lei stava bene lì a dormire acciambellato accanto alle culle dei Trasciatti. E allora mi son detto: ripassiamo un'altra volta. Ho sbagliato? Dovevo bussare e svegliarla? Non so, mi dica lei. Mi permetto però di farle un appunto. Questa storia degli ambulatori con i vetri smerigliati dove l'ha letta? Ma non lo sa che ormai non ce ne sono più se non nei romanzi del Trasciatti? Ormai tutte le porte mediche son fatte di materiali plastici antinfortunistici, ma non c'è mai stato all'ospedale? Non ha visto che anche gli ospedali ormai son tutti di plastica? Lei, secondo me e senza offesa, sta vivendo in un romanzo del Trasciatti.

    Anelito Tagliasacchi

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