Castelnuovo Garfagnana, 5 settembre 2009: il ritorno del Triciclo Carli

 

 

Un pomeriggio dentro il sogno e la storia. E’ quello che l’associazione culturale Antiche ruote farà rivivere sabato 5 settembre sul palcoscenico del teatro Alfieri a Castelnuovo Garfagnana. Il sogno del conte Giuseppe Carli, straordinario precursore, alla fine dell’Ottocento e agli albori dell’automobile, nell’intuire che l’elettricità avrebbe potuto essere usata per muovere i veicoli. Il nobile garfagnino, imprenditore illuminato anche nel suo settore - era titolare di una fabbrica di tessuti - progettò e fece costruire la prima macchina elettrica della storia Italiana.

L'Associazione storico culturlae  Antiche ruote ed in particolare il suo presidente Maurizio Donati, ha creduto in quel sogno e ora lo ripropone a tutti i castelnovesi, gran parte dei quali ignari della geniale intuizione del loro concittadino ed alla popolazione di tutta la provincia.

L’associazione ha fatto ricostruire quel veicolo: un grande triciclo a due posti, fornito di motore a batteria, lungo quasi due metri, largo 1,30, dal peso di circa 180 chili.

 Sabato pomeriggio sarà presentato nel corso di una cerimonia al teatro castelnovese, dove parteciperanno anche i discendenti del conte. Lo storico mezzo - che Carli aveva progettato per partecipare alla prima gara automobilistica del mondo, la Parigi-Rouen del 22 luglio 1894 - ha ripreso corpo nei laboratori dell’istituto professionale Simoni e Iti Vecchiacchi di Castelnuovo, i cui studenti ed insegnanti, hanno lavorato in stretta collaborazione con l’associazione e con la partecipazione fattiva del dirigente Pietro Paolo Angelini.

Il veicolo è grande come l’originale e perfettamente funzionante. Pronto a riscrivere la storia e ripartire dai nastri di partenza. Come quel giorno di luglio di fine ottocento quando lo strano veicolo a tre ruote - che nei giornali francesi dell’epoca era già stato definito migliore dei mezzi a vapore e a petrolio - non potè far vedere tutte le sue potenzialità perché per un intoppo burocratico fu bloccato alla dogana e non ebbe modo di prendere parte alla gara.

La cerimonia inizierà alle 16 con il saluto delle autorità. Seguiranno brevi interventi introduttivi di Donati , di Marco Comparini, segretario dell’associazione Antiche ruote, e di Alessandro Bianchini, della Fondazione Cassa di risparmio di Lucca, che ha contribuito all’iniziativa . Alle 16,30 gli insegnanti Alfredo Rocchiccioli, Leonardo Innocenti e Daniele Giampaoli, insieme con gli studenti dell’Ipsia e dell’Iti, illustreranno come si è svolto il lavoro di ricostruzione del veicolo. Alle 16,45 ci sarà spazio per un’azienda che si occupa oggi di veicoli elettrici, la Micro-Vett di Imola, quindi alle 17 la consegna dei riconoscimenti, da parte dell’associazione Antiche ruote, agli studenti di Ipsia e Iti. Dopo l’intervento conclusivo del dirigente scolastico Angelini, lo storico mezzo sarà l’unico protagonista del palcoscenico dell’Alfieri, assieme alla nuova Fiat 500 elettrica della Micro-Vett, in un abbraccio ideale tra passato, presente e futuro.