• trasciatti on Lun, 02/11/2008 - 10:11

    Resto basito. Amato ma cosa fa? Si fa il verso? Perché mi ripete pari pari le parole che ha già usato almeno un mese fa? Piuttosto faccia versi che il mondo ne ha bisogno. Il mondo è grasso e cascante, puzza di strutto, maleodora dai pori, si avvia goffo e imbastardito verso la fine della curva. Ha bisogno di qualche particola di leggerezza, della levità dei versi suoi. Posso chiamarla Maestro? Signor Maestro la chiamerò. Come il mio maestro elementare buonanima, che poi era una maestra e forse non è neanche morta. Anzi, mi sa di averla vista qualche tempo addietro in centro, alta e allampanata, biancobionda, occhi azzurri, bellissima come una volta. Ma all'epoca mica mi rendevo conto che era una bella donna, a me sembrava una zia e le zie, per solito, non hanno età, non sono né vecchie né giovani, né belle né brutte, un po' come le mamme. Ma lei a sua madre ci pensa mai, signor Maestro? Io ci penso tantissimo. Non alla sua, non mi fraitenda, alla mia. Ci penso tantissimo ma non ne vengo a capo. So soltanto che precipitiamo dritti come fusi verso la voragine del Vannini, il buco del tempo che per noi umani è proprio rettilineo, c'è poco da fare, un rettilineo con un muro in fondo, anzi un buco. Mio fratello da piccolo ci metteva la testa in quel buco e guardava fuori. Perlomeno io l'ho sognato spesso in quella posizione, con la testa liscia fuori dal mondo, spenzolante sulle vertigini buie dell'universo pauroso. Forse avevo la febbre quando lo sognai così, ma le assicuro, signor Maestro, che è stato uno dei sogni più potenti e bastardi che abbia mai fatto. E dire che ero ancora bimbetto ma si vede che certe cose le sentivo già. E insomma questo signor fratello con la testa tonda e grossa come quella dell'omino Bic delle penne Bic, questo fratello disgraziato che guarda fuori del mondo è una cosa che ancora oggi mi dà i brividi, anche perché era chiaro in quel momento che il mondo era bilanciato, voglio dire che c'era un sopra e c'era un sotto anche per il nostro pianeta e io vedevo il fratello con la testa che sporgeva a destra del globo e probabilmente sbilanciava tutto. Però, insomma, era chiaro che il mondo era in piedi diritto e che dopo non è più stato così, c'erano le direzioni e all'epoca ero convinto che gli Australiani vivessero a testa in giù. Che poi è vero, lo credo ancora.

    Aldobrando Trascialti

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