• nedovannini on Lun, 01/21/2008 - 08:43

    - Ha dormito bene Amato?

    - Come una camicia. Ma quante ne ha?

    - Ma no, è una sola. È il Camicione del Vannini. Una specie di camicino della felicità, ma più grande.

    - Ah.

    - L'ha sentito l'Anelito stamani?

    - Sì ma era ancora notte. Comunque non parla mica male. Anzi...

    - Volgare è volgare però.

    - Mah... Secondo me anela. È anelante. Poi lo ha sentito? Vuole diventare vegetariano. È un bel proposito no? Si sente che è uno che anela perché soffre.

    - Sì, ha molti disturbi gastrici. Io me ne intendo perché prima di fare lo psichiatra facevo il gastrenterologo dilettante. Cioè, mi piacevano molto i clisteri, perché sono un uomo di lettere, e, la sera, volevo che la mamma mi raccontasse le fole dei cerusici. C'era il cerusico buono e il cerusico cattivo, si combattevano sulla pancia del paziente, che ovviamente era il mondo. Io non ho mai capito chi ero. Mai fatta una circumnavigazione e nemmeno un viaggetto. No, facevo un buco nel mappamondo e lì, caro il mio Amato, mi incistavo.

    - Guardi Vannini, io me ne intendo di queste cose e nell'armadio ci sto proprio bene. E l'Anelito venga pure, basta che sia in un angolino. Ogni tanto lo possiamo anche mettere sul tavolo psichiatrico, come un tafano decorativo, un petunione (direbbe lui). Ma solo ogni tanto. Lei mi capisce, dottore, cioè... io la capisco... noi ci capiamo: in un ambulatorio il silenzio è tutto.

  • Rispondi

    Il contenuto di questo campo è privato e non verrà mostrato pubblicamente.
    • Indirizzi web o e-mail vengono trasformati in link automaticamente
    • Tag HTML permessi: <a> <em> <strong> <cite> <code> <ul> <ol> <li> <dl> <dt> <dd>
    • Linee e paragrafi vanno a capo automaticamente.

    Maggiori informazioni sulle opzioni di formattazione.