• nedovannini on Dom, 08/03/2008 - 17:58

    ... non so Direttore... io in questo momento mi sto occupando della dissoluzione del mondo. Cioè dello scioglimento dei conglomerati terrestri e celesti. Come saprà sono d'intorno a un Grande Poema Escatologico che mi terrà occupato, forse, per il resto della mia vita. Le costipazioni cerebrali mi interessano poco, specie le sue, che sono certamente di origine intestinale (lei non riesce a “restituire” tutto quello che ingurgita, è un disutile Direttore!). Consideri la cosa anche dal punto di vista squisitamente anatomo-morfologico: intestino ed encefalo sono assolutamente speculari, dunque è inevitabile che un intasamento del crasso e del tenue provochi un'ostruzione cerebrale di vasta portata. Considerata la sua più che probabile (ma direi certa) ristrettezza delle matasse neuronali mi pare che la costipazione cronica o sub-acuta sia inevitabile, e, mi permetto di aggiungere incurabile. L'autotrapanazione cranica potrebbe essere un palliativo: riduce momentaneamente la pressione dell'encefalo, ma poi il foro tende ad otturarsi per il coagulo di materia cerebrale mista a sangue e feci e siamo daccapo. L'unica terapia davvero risolutiva sarebbe lo sfracellamento cranico con una mazza ferrata, ma purtroppo non è un intervento poco invasivo.

    Dottor Nedo Vannini Neuropsichiatra Infantile specializzato in turbe dell'alimentazione neonatale

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