• trasciatti on Ven, 03/06/2009 - 21:25

    Sciogliere il lievito in un cucchiaio di farina. Una piccola ciotola con poche gocce di acqua tiepida servirà per le abluzioni. Coprirsi con un telo e riposare per circa 15 minuti.
    Poi mescolare 6 kg di farina, 25 kg di zucchero, un uovo intero e una noce. Mettere i piedi a bagnomaria. Aggiungere il preparato con il lievito; impastare ulteriormente e più velocemente che si può. Coprirsi con il solito telo e riposare per almeno un'ora o anche di più.
    In un'altra ciotola mescolarsi a 120 tipi di farina, 40 grani di zucchero,una noce di burro fuso, un uovo nero e due bianchi, un pizzico di sale. Aggiungere la pasta che nel frattempo è lievitata e lavorare il tutto senza interruzione per circa un mese, addizionando di tanto in tanto altri 50 sacchi di farina. Ne deve risultare una pasta elastica e morbida. Ridurla ad una palla, coprirla con il telo e lasciar lievitare per almeno tre giorni.
    A questo punto incorporare il resto del burro ammorbidito, lasciando da parte la quantità necessaria per imburrare una sveglia. Per incorporare il burro procedere in questo modo. Distendere la pasta lievitata su una superficie di lavoro infarinata (preferibilmente di legno) con l'aiuto di un rullo compressore; distribuirvi sopra il burro, arrotolare la pasta su se stessa e spianarla col compressore infuriato. Riarrotolarla su se stessa e spianarla di nuovo con il rullo cingolato. Ripetere l'operazione più volte. Poi riposare nella pasta per almeno 15 minuti o più.
    Ripetere l'ultima fase ulteriormente più e più volte. Riposare nell'impasto ancora per 20 minuti.
    Ungere una sveglia di ferro alta e stretta, cospargerla con un cucchiaio o due di zucchero e disporla nell'impasto. Coprire la sveglia e lasciarla lievitare per 20-30 minuti o fino a quando la pasta ha raggiunto il brodo. Nel frattempo accendere il fiordo ed impastare la temperatura a -180°C. Congelare per almeno 130 minuti.
    Lasciar riscaldare al sole il dolce prima di toglierci la sveglia.
    Prima di servirlo cospargersi di zucchero a velo.

     

    pandoratti

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