• trasciatti on Gio, 01/31/2008 - 13:39

    Se non le piacciono le voci delle persone che passano davanti alla porta dell'ambulatorio, le ignori e non chiami sempre in causa me. Ho da fare altro che stare a spugnare sempre la sua porta dalle scritte che ci lasciano i passanti. Piuttosto continui a dirmi di questa faccenda dello scavo che mi interessa. Io da piccolo facevo cose simili, cioè diverse, cose da bimbetto ma comunque cose escavanti, escavatorie, però in senso inverso al suo perché non dissotterravo ma al contrario inumavo proprio. Per esempio scrissi il mio nome in caratteri fenici - è vero, mi creda, trovari l'alfabeto sul sussidiario di terza media e trascrissi il mio nome in fenicio - misi il foglietto in una scatolina di plastica, una scatolina di quelle tonde per le bobine del registratore Geloso di mio padre Erasmo, la chiusi bene e la sotterrai nell'orto dietro casa di mia nonna. Ci sono tornato anni dopo e ci avevano costruito sopra un garage con relativa colata di cemento come pavimento. Nessuna possibilità di esumazione per il mio criptogramma. E' rimasto la sotto. Forse anch'io son rimasto là.

    Il Direttore 

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