• nedovannini on Lun, 12/31/2007 - 21:02

    Caro Trasciatti, finalmente possiamo fare la pace. Lei lo sa bene che io non le voglio male. A me sta a cuore la sua salute anche perché è un paziente abbastanza complesso e io non mi annoio con le sue svariate patologie. È un po' come mangiare “variato”. In ogni caso la trattoristica landiniana è un bel terreno comune, o meglio un comune sentire. E perché no, uno stato compassionevole. In fondo potremmo intraprendere insieme un dissodamento e poi un'aratura del libro colombatico. Insomma si potrebbero portare alla luce per così dire le vestigia e le sinopie di questa opera controversa e certo non compresa da lei – se lo lasci dire amico mio – accecato dalla sua foga stroncatoria. I libri non sono rami o paletti, sa?, sono terreni da rivoltare come polente. A lei piace la polenta incatenata? Mia suocera la faceva sempre. È una specie di minestrone con la farina gialla sciolta dentro. Si lascia raffreddare e poi si taglia a fette. A proposito, cosa fa stasera lei? Lo fa il cenone? Io penso che mi stenderò sotto un Landini e aspetterò la mezzanotte fissando la coppa dell'olio. Cercando di capire se il topo dà segni di vita. Comunque auguri, caro Trasciatti. E poi – allarghiamoci un po' – auguroni anche al Colombati. Cento di questi libri. Nedo Vannini Psichiatra

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