• Antao.Sacarolhas on Lun, 06/08/2009 - 09:05

    Ma in realtà non li odio. Non odio la classe in sé. Faccio solo fatica a sopportare il genere umano in genere. Un odio viscerale che trasuda, come lei dice, dalle mie parole. Un odio verso prototipi e stereotipi...
    Ma forse non è neppure odio, ma seplicemente una valvola di sfogo per le speranze disattese. L'essere mite e volenteroso non è nient'altro che il riflesso di una continua corsa verso l'impossibile, o meglio, verso l'improbabile. Una reazione psicologica - biologica? - all'evoluzione delle cose e delle persone intorno, oltre ad un'evoluzione interna, propria di un individuo in attesa di qualcosa. Attesa che nasce da una continua ricerca, da un continuo miglioramento o peggioramento della capacità sociale e di interazione. Chiamarlo odio forse è eccessivo, l'insofferenza è più mite, invece il pessimismo rende, non sempre, volenterosi. O si esce con le proprie forze oppure si abbandona il tutto...
    E' comunque un continuo entrare e uscire nel e dal paesaggio...

    Stia tranquillo pio direttore non è prevista alcuna strage, olocausto o pogrom che dir si voglia e neppure una caccia alla streghe...
    Anche se una ribellione culturale ed etica sarebbe buona cosa in questo nostro strano paese...

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