• Antao.Sacarolhas on Mer, 03/11/2009 - 22:03

    A proposito di sfasciare chittare in capo a qualcuno, ricordo una conversazione avuta in Rua Augusta con Tapi, un musico di strada e Arturo, un pittore coinvolto a suo malgrado nella rissa tra il musicista e un porteiro (buttafuori) di un locale. Se ben ricordo quest'ultimo aveva pure origini italiane e con il suo fare da gradasso aveva invitato Tapi ad allontanarsi dal marciapiede dove con la sua chitarra cercava di guadagnarsi pane e birra quotidiana...
    - La strada è di tutti - gli rispose il musicista continuando a strimpellare la sua chitarra. Il buttafuori, seccato e colpito nell'orgoglio, stampò un bel pugno sul grugno asiatico del "tocador da rua". Arturo che stava osservando la scena, si avvicinò per prender le difese dell'amico e collega di strada. Il Tapi, accecato dalla rabbia, prese la sua chitarra e la menò a destra e a manca. Non colpì il buttafuori, ma l'innocente Arturo che si trattene dal restituirgli pan per focaccia.

    Mentre parlavo con Arturo, seduto ad un tavolo del "Ninho dourado", in una delle sere successive alla scena, passò di lì il Tapi.
    - Ola amigo, que tal? - proruppe Arturo, interrompendo la conversazione: - Siediti qui con noi e bevi una birra, me la devi... Dove è la tua chitarra? Ricordi?
    - Non ho un soldo in tasca, non posso sdebitarmi oggi.
    - Non fa nulla, fermati qui con noi. Lui è triste, io pure e tu altrettanto, quindi sei il benvenuto.

    Antao Sacarolhas

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