• Antao Sacarolhas (non verificato) on Gio, 11/20/2008 - 08:59

    Dopo aver letto il racconto di Libetico o Sir Libeccio che dir si voglia - non ho ancora capito la differenza fra i due - mi sono imbattuto in un articolo di Sebastiano Messina su Repubblica.it.

    (http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/cronaca/liti-condominio/liti-co...)

    Qui il surreale è di casa, anzi di condominio - mi si conceda ormai la triste battuta e l'onore delle armi - ma leggendo tra le righe si può osservare come i vicini, i condomini non siano altro che inutili guardoni, degli stalker attenuati senza vittima prefissata; non misureranno mai lo spessore del rotolo di cartaigienica, non si metteranno mai sotto il letto del vicino, ma prenderanno nota di ogni tuo movimento: una curiosità morbosa ad innescare una patologica invidia.

    Un giorno fui colto da una tristezza spropositata nel vedere in una palazzina un piccolo appezzamento di giardino circondato da una rete ricoperta da una finta siepe!

    C'è più surreale nel reale rispetto a quel che si vuol trasformare in reale.

  • Rispondi

    Il contenuto di questo campo è privato e non verrà mostrato pubblicamente.
    • Indirizzi web o e-mail vengono trasformati in link automaticamente
    • Tag HTML permessi: <a> <em> <strong> <cite> <code> <ul> <ol> <li> <dl> <dt> <dd>
    • Linee e paragrafi vanno a capo automaticamente.

    Maggiori informazioni sulle opzioni di formattazione.