• nedovannini on Ven, 06/13/2008 - 21:12

    Vede Antao, io non glielo volevo dire ma... credo proprio che lei sia pazzo. Non è un cosa grave, naturalmente. Tuttavia è bene non lasciarsi sorprendere da quegli aggravamenti che non possono mancare di sopraggiungere così di soppiatto, proprio come un picco pressorio.
    Sì, capisco benissimo che Kierkegaard non è stato suo compagno di liceo. Ma guardi, è un caso. Anche noi (io e K) ci simo mancati per un soffio. Un soffio d'aria malsana (il mio studio ha una finestra che non apro quasi mai perché dà su un campo perennemente concimato).
    Certo – pensavo – confondere un oste con un commerciante è un po' strano. Indica il suo terrore per i trattori e per le trattorie. O forse un suo interrato misoginismo (l'orrore delle trattrici).
    Ma non si allarmi. Io posso occuparmi del suo caso con una dedizione addirittura maniacale. E si ricordi che la realtà, qualunque essa sia, è sempre meno angosciante delle sue fantasie farmacologiche. E poi non creda, mio caro Antao, che tutto possa risolversi in una più o meno fantasiosa farmacopea universale. No. No. No.

    Nedo Vannini

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