• trasciatti on Dom, 04/19/2009 - 22:49

    Gentile signora Duranti,

    non ci conosciamo: ci siamo soltanto sfiorate una volta in occasione di una delle interviste che faceva Elkann. Io mi ricordo di lei, è improbabile che lei si ricordi di me.

    Volevo solo dirle che ho appena finito di leggere il suo ultimo libro "Un anno senza canzoni". E che l'ho trovato straordinario. Potrei riempire di una serie di motivazioni la scelta di questo agggettivo, per esempio la freschezza, assolutamente giovanile del linguaggio, ma soprattutto la capacità di entrare  con estrema verità, coraggio e partecipazione, dentro a un problema, quello della solitudine giovanile al femminile, ambientata ai giorni nostri, ma altrettanto vera ieri e persino l'altro ieri, quando le adolescenti eravamo noi.
    Bello il suo libro. Bella e coraggiosa la verità, sempre censurata e autocensurata, del rapporto di un'adolescente (femmina) con la sessualità. Vorrei dirle tante altre cose. Scelgo di dirle solo grazie, non più e non tanto da parte mia che l'età giovanile l'ho superata da tempo, ma da parte delle figlie e delle sorelle più giovani: i libri hanno una ragione di essere scritti, pubblicati e letti se finalmente aiutano a sentirsi meno soli, se escono dal coro, se trovano modi di superare l'oramai quasi insuperabile barriera dei luoghi comuni che purtroppo infesta anche quelli che impropriamente vengono definiti e venduti come "libri".
    Grazie quindi. Complimenti, e moltissimi auguri.

    Anna Maria Mori

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