La lezione di Amato

Mi fa già schifo.

roberto amato

Sei scemo. Non devi mai rileggere quello che pubblichi (anche su internet). Sei malato, Amato.

Il direttore

Sei uno di bocca buona trasciattaccio. io produco solo schifezze. me lo dice sempre anche il vannini. e lui è molto coscienzioso.

roberto amato

ti vedo, sei in linea dannatissimo direttore. dove ti sei incistato?

nedo vannini

O talpone!!! dove ti sei rintanato???

Roberto! Rinsavisca!

N.

nautilio o napoleone?

nedo

questa galleria è un po' smorta. gli sparuti commentatori sbadigliano. direttore: un gran fallimento... chiuda a chiave questa stanzetta trasciattolone. sì, la chiuda.

roberto amato

Figurarsi se la chiudo! Questo è solo il primo quadro della galleria, vedrà quando ci saranno gli altri accanto tutti addobbati come alberi di Nautilio, cioè di Natale, o meglio ancora tutti infiocchettati come porcelli al pascolo di Maria Antonietta...ma lei lo sa che quando giocavano alle pastorelle, a Versailles, poco prima che scoppiasse la Rivoluzione, gli agnellini erano tutti lavati e profumati, e prima che passasse la reginuccia dal pollaio la contadina addetta puliva le uova appena sfornate con uno  straccio, affinché la reginuccia e le figliucce non toccassero la merda? Lei le sa queste cose? E poi viene a farmi prediche!!

Il direttore

Senta Direttore,
il salto semantico tra Nautilio e Natale è raccapricciante. Eviti di librarsi come un maiale con le ali in cieli che non le si confanno. Cerchi semmai di portare QUI gli allievi del Recalcitrante. Che commentino!!! Altrimenti la galleria VA CHIUSAAAAAAAA!

roberto vannini allevatore e sociologo

Vannini si plachi. Ho lanciato un appello agli allievi e alle allievesse del Recalcitrante. Purtroppo i riscontri sono molto deboli. Dovremo riprovare con altri mezzi, altri allettamenti. Mi suggerisca qualcosa. Brandolo nel buio.

Dirtrasha

Credo però fermamente nella necessità di mettere in rete i Canti Pisani. Il Paese lo vuole (ormai lo dicono tutti).

Dirtrasha Savastany

Non metta PIÙ NULLA di mio né qui né in altro loculo. Oltretutto i Canti Pisani hanno trovato un editore, dunque ci sarebbero impedimenti legali. In ogni caso l'esperimento della Galleria è fallito. La chiuda Direttore. Se proprio ci tiene a tenere in rete Le Condoglianze (per qualche giorno ancora)cambi perlomeno la mia foto.
Grazie Direttore.

Roberto Amato

Lei, Amato, è il solito lamentone insoffribile insoddisfatto. Ma quando si decide a crescere? Quando sarà sepolto? Guardi che poi le spuntano i piedi dal loculo.

Director Severissimus

cambi quella dannata fotografia!!! solo dopo potremo -eventualmente - ragionare.

roberto vannini fu amato

Fatto! Rompipalle.

Trasciatti

in quella foto lì il mio paziente sembra un matto. provveda!!!
cambi, cambi trasciatti!!! LUI freme, dice che non è lui. dice che quello lì non è l'uomo bello giovane buono tranquillo paziente intelligente che (ahimè) crede di essere.

dottor nedo vannini

vi conviene smetterla con questi piagnistei. Altrimenti mi vedo costretto a mettere una foto di quelle che so io...non sapete che ho un certo potere sulle immagini? Non ricordate i ritratti di Foscolo? Volete essere ridotti così? Basta dirlo.

Director 

non è questo il modo di ricattare uno psichiatra e un malato. no trasciatti, non si fa così.

roberto vannini agente di commercio

A mali estremi, estremi rimedi, anche il ricatto, forsanche la rapina a mano armata e perché no l'omicidio.

Dir

eccomi qui resipiscente e circonfuso di modestia. faccia di me quello che crede direttore. anche un abitatore di loculi e un avventore di urne.
sa,col mio mestiere (agente di commercio) si dorme un po' dappertutto.
però... sappia che dormirò sonni agitati e vendicativi.

bene, così mi piace. ho sempre avuto un occhio di riguardo per i resipiscenti. ne ho allevati parecchi in vita mia. li tengo in un bel recinto nella casa di boboli. li nutro bene, con dolciumi e ghiande da porco.

director allevator

Ma lo sapete che mi fate sganasciare dal ridere tutti quanti? Mi permetto di dissentire con chi dice che queste pagine devono essere cassate. Le poesie sono belle. L'ironia è un balsamo. Un modo per assecondare la tendenza all'ordine da parte dell'universo. Mi dispiace di non essere stato presente alla lezione del poeta. Ma ho letto alcune cosette e mi è venuto di essere acritico, il che vuol dire che ho sospeso il giudizio razionale in presenza dell'affezione che ho provato. Perchè quello là lo chiamate RECALCITRANTE? E chi è il DIRECTOR ALLEVATOR?

FUORI I NOMI!!!!

Quello di prima ero io.

Come io chi? Massimo Lo GIudice. Ecco chi. Non capisco bene come funziona questo aggeggio, il BLOB, come si chiama... Ma il DIRECTOR ALLEVATOR è il Trasciattone?

Mi si chiede di cominciare a lavorare al cosiddetto “Oro del bimbo” (che sarà mai?). Un libratto che il bimbone Trasciatto vorrebbe editare.
Mah... non lo so se mi manca l'ispirazione. Direi... che questa galleria dedicata al mio povero paziente (il sedicente Roberto Amato) mi rattrista. O addirittura mi sconvolge. Eh sì... mi spingerebbe al suicidio, se non fossi terrorizzato dalle “bue”. Il perché è semplice. Il mio paziente è diventato intrattabile con le normali “mentine”. Geme, non dorme, dice che lì non ci può stare, così esposto, così visibile, così (parole sue) “supernamente rivelato”. Come si sa si crede Cavalcanti e sta scrivendo un poema in ottave caudate sul suo antico cavallo a dondolo, “Il Basculante”. Poi ce l'ha con un tale che chiama “Il Recalcitrante”. Io francamente non lo so se è l'antagonista del Basculante. Parrebbe – in realtà – una creatura equina, perché Roberto Amato quando ne parla arrotonda gli occhioni equestri e nitrisce sommessamente verso un punto dolente dello spazio, dove secondo lui ci sono le scuderie.

Dottor Nedo Vannini psichiatra

Caro Lo Giudice,
lei pensa che qui ci sia qualcosa da ridere?
Ma non l'ha vista la faccia del sedicente Roberto Amato? Ma non lo vede in che stato è? Ma come fa a parlare di ironia?
Guardi, io di mestiere colleziono (o meglio allevo) trattori e faccio lo psichiatra per diletto. Cioè: all'inizio era proprio un divertimento, poi i pazienti (per quanto pochi) hanno preso il sopravvento.
E insomma devo fare quasi tutto io. In pratica sono diventato una specie di Roberto Amato ad interim. Lui... si picca di essere morto e si spaccia (in mala fede) per suo fratello Roberto Vannini (fratellastro da parte di madre).
Già. Noto in questo momento con orrore che anch'io sono un Vannini.
L'omonimia è come l'ironia (della sorte e dei sorteggiati).

Nedo Vannini

vedo con piacere che si è addentrato nei miasmi del blog, in questo anfratto appestato dal Vannini e da Amato o da chi per essi ne fa le feci. Continui, fraternizzi, cerchi di essere umano, mi pare che il suo intervento sia stato assai salutare (se si può parlare di salute quando c'è di mezzo la coppia Amato-Vannini). Senta, Lo Supplice, se viene tutti i giorni nel blog le faccio uno sconto sui mangimi per i suoi armenti (ce li ha, vero, gli armenti? qui tutti ne abbiamo almeno un paio, due armenti che non si dice).

Trasciactus allevator 

Dove sei finito di nuovo? Perché sparisci così all'improvviso e ti sottrai ai tuoi doveri? Anche quelli coniugali, ne sono sicuro. Non hai visto che Nautilio Cirolla ha messo delle poesie molto interessanti che meriterebbero una tua lettura e un tuo commento giudizievole? Perché perdi tempo in negozio dove tanto non vendi niente? Bastardo!

Director infuriatus

belle.

nedo vannini

in realtà direttore mio caro non lo so se sei olezzante, però ormai mi è venuto detto così. poi devo ammettere che a occhio e croce non mi sembri uno che si lava poco.
comunque ti volevo dire che noi tre (roberto e nedo vannini + roberto amato) siamo stufi di questo posto caotico, c'è troppa roba. tutto si mescola un po' a caso.
noi volevamo un bell'ambulatorio (io), un bel magazzino per gli articoli sacri (il mio fratellastro roberto), un bel leggitoio (roberto amato). lì sarebbe stato ammesso solo qualche intimissimo...
ma così non si può. mi spiace direttore ma noi dobbiamo per forza sparire.

nedo vannini psichiatra

Tutte le scuse sono buone per non lavorare.

Il direttore