• trasciatti on Lun, 01/07/2008 - 11:12

     > “Torna nelle librerie Leonardo Colombati, scrittore romano, autore di  > Perceber, uno degli esordi più controversi nella letteratura italiana  > degli ultimi anni. Il suo secondo romanzo, Rio, è pubblicato da  > Rizzoli, nella collana 24/7, che ha ospitato al suo interno, non solo  > Muccino e Moccia, ma anche esponenti di spessore della scrittura di  > ricerca italiana, tra cui Giuseppe Genna e Flavio Santi.> Il Rio del titolo è un afterhour per nudisti situato Londra. Un posto  > dove si va per rilassarsi, per un drink e quattro chiacchiere.> E magari, come nel caso del protagonista di questo romanzo, un  > giovane italiano avviato a una brillante carriera nella City, proprio  > lì capita di incontrare uno dei grandi scrittori del Novecento,  > Filippo Runeberg, un tempo ricco e potente, citato in tutte le  > antologie, assiduo frequentatore di salotti che subito schizzavano in  > cima alla classifica della mondanità proprio grazie alla sua  > presenza. Un personaggio carismatico, benché ormai decaduto, tanto da  > spingere il ragazzo a fare il suo primo inconsapevole passo verso le  > distruzione: fingersi scrittore pur non avendo mai scritto un rigo,  > solo per entrare nelle grazie del Maestro.> Nuova prova funambolica del Pynchon della narrativa italiana,  > definito da Antonio D´Orrico, nelle pagine del Corriere della Sera- > Magazine, salvatore della letteratura italiana, assieme a Roberto 

    > Saviano e Alessandro Piperno.”

    Non mi ricordo da dove l'ho copiato questo pezzo. Ma è veramente disarmante.

    Al Tra

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