• nedovannini on Sab, 01/12/2008 - 07:40

    Sai Gisy, mi piacerebbe sapere chi sei. E anch'io vorrei sapere chi sono, perché mio marito non me lo dice mai. Capisci? Io... non mi ci specchio. Sarà perché sono una donna cattiva, e anch'io non sono mai stata uno specchio per lui. Cattiva forse no, ma non riesco a dare senza sentirmi un po' più povera. Insomma, non so come dire... sento il bisogno di specchiarmi solo in una tavola da stiro. Ecco, forse passo le notti a stirare per vedermi apparire tra le camicie di mio marito. Te lo capisci bene che tra scrivere lettere al mondo e stirare camicie la differenza praticamente non esiste. Voglio dire: tra una pagina bianca e una camicia non si saprebbe neppure scegliere.
    Comunque Gisy penso che non ti scriverò più. È anche un peccato perché noi in questo luogo così chiuso eppure così indifeso ci siamo forse capite profondamente, e magari abbiamo sentito una folata d'affetto tra i vestiti. È che a me spesso vengono idee agghiaccianti (sì, mi gelano proprio il cuore). Ad esempio in questo momento penso di essere lui.
    Sì, io sono mio marito.

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