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Edison a Lucca
Dom, 11/25/2007 - 06:59
Ieri, 24 novembre 2007, una folla immensa ha preso d'assalto l'Edison Book Store di Lucca, appena inaugurato. Un pigia pigia epocale. Nella ressa dello storico palazzo Cenami, dove l'attività si è insediata, i libri siamo riusciti appena a intravederli. Notevoli comunque il soffitto affrescato e le lesene con capitelli corinzi in pietra grigia che si stagliano sugli intonaci bianchi. Qualcuno dice sia il segno che Lucca si sta finalmente sprovincializzando. Altri dicono che, in fondo, non si tratta che di duecentocinquanta metri quadri di libreria. Anche Learco Pignagnoli diceva che un romanzo di Moravia non è un romanzo ma solo mezzo chilo di carta. La questione è aperta, troppo presto per trarre conclusioni. Di sicuro c'è solo un fatto di costume indotto, un effetto collaterale piccolo ma spiacevole. E cioè la presenza, da prima ancora dell'apertura fino ad un orario notturno imprecisato, di gruppetti di giovanotti e giovanottesse con atteggiamenti intelettuali, tipici degli scrittori da passeggio. Si spostano di qualche metro con un libro in mano, entrano, riescono, parlano al telefonino freneticamente con presunti editori, rientrano in libreria per cambiare il libro appena comprato, prendono un cocktail alla caffetteria interna, scorrono le pagine culturali del Tirreno e della Nazione. Vestono sciarpe gli uomini, guanti le donne. Hanno tutti gli occhiali.
A.T.