• nedovannini on Ven, 06/13/2008 - 09:39

    Se lei è uno studente di medicina – se lo lasci dire da un vecchio medico come me – è un cattivo studente. “Gli ACE inibitori i beta-bloccanti e quant'altro” non curano affatto il corpo del nostro cosiddetto paziente iperteso ma fanno semplicemente sparire i sintomi. Anzi, probabilmente li occultano. Tanto è vero che l'incidenza dell'ictus e dell'infarto negli ipertesi aceinibiti betabloccati o diuretizzati è altissima (forse muoiono meno gli ipertesi lasciati allo stato naturale).

    Ho scoperto Kierkegaard molto tardi. Me lo ha fatto conoscere Dario Borso (un mio paziente che si è sempre dilettato a tradurre testi e testicoli del nostro cosiddetto filosofo). Sì, K non è affatto un filosofo, né un pensatore, né un romanziere, né un memorialista... No, è un caso clinico che mi sarebbe piaciuto osservare “dal vivo”, se lui non fosse morto troppo presto.
    Dal punto di vista letterario è un magnifico minestrone (nutrientissimo). L'andamento caotico degli ingredienti nella pentola è certo vorticoso, ma alla fine c'è un equilibrio perfetto tra tutti questi vortici (e futuri bocconi).
    Vede Antao, c'è un legame (non so se palpabile o impalpabile) tra la trattoristica e le trattorie. Poi non dimentichiamo che Kierkegaard (come tutti sanno) era figlio di un oste e di un'ostessa, che è come dire di un Trattore e di una Trattrice.

    Dottor Nedo Vannini

  • Rispondi

    Il contenuto di questo campo è privato e non verrà mostrato pubblicamente.
    • Indirizzi web o e-mail vengono trasformati in link automaticamente
    • Tag HTML permessi: <a> <em> <strong> <cite> <code> <ul> <ol> <li> <dl> <dt> <dd>
    • Linee e paragrafi vanno a capo automaticamente.

    Maggiori informazioni sulle opzioni di formattazione.