Jan
18
L'ambulatorio del dottor Vannini è aperto
Ven, 01/18/2008 - 21:16
Voglio ringraziare la Direzione per questo modesto ambulatorio. In realtà avrei potuto stabilirmi in un blogolo più grande più bello più accogliente più intelligente più ricco e meglio frequentato. Dico “in realtà” ma voi sapete tutti (almeno per sentito dire) che la realtà non esiste e che anzi il cosiddetto “principio di realtà” non è altro che una forma cronica (cioè non acuta) di quello che è il Principio Universale di Derealizzazione. Che cos'è che crea un vero paziente? Che cosa lo spinge a varcare la porticina dal vetro smerigliato del mio ambulatorio? Ve lo dirò io: la paura che una forma di encefalite cronica diventi acuta. Parlo naturalmente di encefalite in senso figurato. Di encefalite ecumenica. Vale a dire gastrica reumatica cistifellea pneumologica urinaria e perfino genitale. Sì, perché la malattia mentale, cioè l'acutizzazione di una derealizzazione che era silente (ossia allo stato cronico) è una condizione metapatologica che investe il paziente nella sua interezza catastrofica. In pratica è una summa di catastrofi naturali che spianano l'animo del paziente fino alla cosiddetta “tabula rasa junghiana”. A questo punto uno psichiatra avveduto che cosa deve fare? Io credo che la prima cosa da fare sia scansarsi dal luogo del disastro. E qui c'è il classico “tranfert di interdizione passiva” che consiste nell'attirare sessualmente il paziente e poi fargli lo sgambetto. Sembra una cosa crudele invece noi psichiatri utilizziamo questo metodo tutto sommato incruento per stimolare la reattività del paziente verso le frustrazioni primarie. Il paziente si deve consolare pensando che il principio di derealizzazione farà da cuscinetto tra il suo io (freudianamente polimorfo e perverso) e la frustrazione primaria che grazie al nostro calcio terapeutico si troverà costretto a subire.
Beh mi piace sentirmi parlare, lo ammetto. Sono sempre di una chiarezza assolutamente pedagogica. E io per primo imparo da me. Questo è un buon segno. Sì perché ogni paziente va trattato non come un caso clinico da riportare all'ovile della letteratura medica. No! Ogni paziente è un malato ex novo e richiede ogni volta un rimaneggiamento anche profondo della nostra rudimentale manualistica. La malattia mentale non è mai “classica”. Diffidate dei colleghi (psichiatrucoli) che magari dopo la prima occhiatina superficiale vi dicono ad esempio: “ecco un classico caso di psicobulimia letargica”. Ah Ah Ah Ah Ah. Su questo e solo su questo si regge l'inefficacia della obsoleta psicoterapia. Non esiste un paziente affetto da psicobulimia letargica. Esiste lo psicobulimicoletargico, e è sempre un caso unico. E per questo caso Unico lo psichiatra avveduto non può fare altro che scrivere trattati e controtrattati. Solo dopo, quando attraverso la naturale dialettica della trattatistica e controtrattatistica il medico avrà chiarito a se stesso non l'origine della malattia ma l'origine del paziente medesimo, solo allora dicevo, si potrà tentare una cura.
Ora comunque sono stanco e vado a dormire.
Nedo Vannini Psichiatra
è davvero una storia pietosa, però non mi sono commosso. bello comunque il passaggio senza soluzione di continuità tra il cacatoio e il resto della casa (in fondo il mondo è fatto tutto della stessa materia, ossia il brodo intestinale). comunque ha ragione, non lo so se sono tornato. anche perché qui c'è un odore che non mi piace.
dottor vannini?
Ultime frasi delle conversazioni precedenti :
[04/10/08 20:46:03 ] roberto : caratello di bottino
[04/10/08 20:47:02 ] roberto : un ti fai vedé mai!!!
[04/10/08 20:47:45 ] roberto : o intruglio di larbaglio brodaglioso!!!
[04/10/08 20:48:19 ] roberto : o spurgo di sifone
[04/10/08 20:48:50 ] roberto : o liquame fossile
[04/10/08 20:49:27 ] roberto : o fossa biologica intasata
[04/10/08 20:50:07 ] roberto : vado via
...non prima però di averla uccisa, Vannini cagone. Ma come fa ad essere sempre così indeciso se esistere o no? Decisamente peggio di Amleto. Io mi sono affidato alle sue cure, le ho scritto cose commoventissime e penose sull'orfanaggio dell'uomo nel mondo, e lei cosa fa? sta lì e cincischia sulla porta. Terapeuta senza spina né midollo!
Anelito
...
mi ricorda qualcuno
Non stia a fare questi...allogrammi, questi crittogrammi insomma, lei come li chiama? stenogrammi? cablogrammi? insomma, la faccia finita e mi curi ammodino che sto malissimo, ieri mi sono sognato dei gatti feriti, quasi morti, in bocca a dei cani vivi che li spolpavano e uscivano tutte le lische, di questi gatti sviscerati morenti. Guardi, una cosa veramente angosciosa e raccapricciante. Lei deve curare le mie angosce che mi rovinano le nottate.
Anelito
anlito la mia vita è uno schifo poi nn ci vedo neanche tanto bene e batto sui tasrti un po'm a cso. comnqu non si disperi prorio ora mi eso assopito e ho cominciato a sognare indovini un po' mio cognato che avev apero un ambulatorio e sicvcome nn gli ci andava nessuno er comp.etamente disèperato. insomma una larva umana. io mi sono commosso e mi sono efforto di fare il paziente ma lui mi ha etto chje pazienti si nasce e dunque che non era proprio il caso. ecco anelito mi sopno svegkiayo e ho subito pensato a lei, mja come vede non ci vedo più mtanto bene, e allora quello che scrivo non lo sa più nessuno...
a presto anelito.
doottor nedo vnnini
Lei deve andare da un bravo medico. Intanto si faccia fare una visita oculistica perché leggere dei messaggi tutti inzaccherati come i suoi è veramente una pena. Poi, fossi in lei, lascerei perdere suo cognato e prenderei un appuntamento con un bravo psicologo. Lei, Vannini, ha bisongo di parlare con qualcuno che è pagato per ascoltare. Non stia qui nel suo ambulatorio a non fare nulla, vada lei da uno psicologo che le fa bene. Poi, quando starà un po' meglio, torni qui che ricominciamo le sedute, cioè lei ricomincia a curarmi. Intanto l'ambulatorio lo reggo io, ci do una pulita per quando torna.
Anelito paziente
io dall'ambulatorio nn mi muovo la'ambulatorio è kio e non ,me lo leva nessuno. sono solo innevosito da questo luogo confusionario e mal diretto,credo che bisognretbbe sostituire il direttore anzi che andrebbe proprio macewllato e buttato in un altro blogogo e qui ci vrrebbe uno serio,,,,,
Lei Vannini non ha la minima idea di come si gestisce un blog, qui del resto nessuno ne ha un'idea, ma lei meno che mai ha il diritto di recriminare, giacché fa e disfa come le pare, va e viene, inzacchera tutto con le scarpe sporche del suo guano. Lasciamo perdere che è meglio. Stasera ho una morsa allo stomaco che mi uccide, son troppo preso dalle cameriere dei ristoranti, non so più dove guardare. Invecchio molto male, Vannini della malora, ma non sa che i desideri si moltiplicano con gli anni? Non sa che viviamo in una società repressiva? Non vede che abbiamo la testa piena di morse da falegname? Non si accorge di come sta male il mondo? Vada, vada, continui pure con le sue scribacchiate di quart'ordine. Qui non se ne può più di lei.
Il direttore
è vrto il,mindo è otorio un letamaio. anzi credo che noi siamo praticamenbte dei pezzi di letame che deambulano e che possono non si ca come scribacchiare. il blogolo è iun truogolo un liquamaio pieno di librumi insozzati dal troiume che c'è qui entro e in tutti i blogoli in generale. insom a diorettotre lei fa bene a marcire qui dentro e amchiio non mi lamento w ci sto anche bene vol guano alla gola. è guano caldo che fa bene
Le ingiungo di scrivere con un minimo di decenza ortografica. Non me ne importa niente se ha fretta e non tiene gli occhiali. Se vuole scrivere qui, scriva per bene. Basta davvero.
Il Direttore
ma che vannbini ndirettore io sono una tnia psichiatrica mi tengo su e anche gù alla b ell'e meglio. li dovrebbe saper com'è anbdata: io sfcdavavo scavavo nell'amnbulatirio sotto l'armadio deve c'era rintanato l'amato. io pu po' sono diventyato talpesco un ò trrivellamnte einsoma sono arrivatyo alm CUORE di tuttop che in realtà è una grande fodds biologica (intasata!). lei caro il mio direttore queste cose non le piò capire cprk+è è un superficiale e derl restom non cappuirà nemmeno mai questo disssidio ortografico che magari le semprerà un dissesto perk lei è un yom0 bankle e non capisfe le sottigliezze auloiche eneppure le metamorfosi di una tenia linguiosticamente sensibile... meno male che presto l'mbulatorio esploderà sotto la ptressione esponenziale del vannnini. m òle si se la imm agina diorettore la suboime catastrofe e tutti i pezzin mischoatoi al guamo che sdchizaano da tiutte le parti fino a i bliogoli limitrofi....
Io al Vannini non gli rispondo più. Digli qualcosa tu che sei suo amico, a me mi fa proprio incazzare.
a.t.
Lei, dottor Trasciatti, è un un omone terribilmente restrittivo.
Io francamente non lo so se fa così perché non sta più nei vestiti.
E dunque lei, Direttore, mi vieta l'uso dell'ambulatorio con una sciatta (e direi sboccaticcia) arroganza che certo le si confà, ma che – mi creda – è molto deleteria per noi e per l'umanità tutta.
Vede, Trasciatti, lei non ha mai (dico MAI!) compreso la funzione salvifica dell'Ambulatorio. Per lei era una specie di bugigattolo nel quale inscatolarmi per tenermi sotto controllo e per evitare che potessi frugare qua e là e mettere il naso in faccende che – me lo lasci dire – puzzicchiano...
Insomma lei voleva evitare che depennassi quel banale profluvio di pennosità che inorpella questo situcolo per intellettualini da mensa dei ferrovieri. E guardi qui ho un dente talmente avvelenato! Pensi che quando mia sorella Ludmilla e mio cognato Adenoideo si sono sposati (nel 1976) gli ho offerto una cena alla Mensa dei Ferrovieri. Non avevano quasi nulla. Io fui costretto a ordinare un coniglio lesso (la specialità della casa) e da allora (in questi 32 anni) non ho fatto che coltivare la segreta certezza che fosse un gatto.
Dottor Nedo Vannini Psichiatra
Cosa vuole che gli dica? Potrebbe cominciare col mettersi gli occhiali!
non fa che confermarmi la sua pochezza: offrire a Ludmilla e Adenoideo un pranzo di nozze alla mensa dei ferrovieri...lei è veramente un mentecatto. Ma trasvoliamo sulla sua tirchieria e maleducazione, ci sarebbe da scrivere un poema con le appendici sull'argomento. Guardi, preferisco ipervolare su tutto quello che la riguarda, ormai la tengo qui nell'ambulatorio (o nei pressi, non ho mai capito realmente da dove parla e scrive) per puro spirito di compassione. Quanto alle sue rimostranze irriconoscenti e alle sue offese riguardo al sito, gliel'ho già detto: se non le piace, se ne vadi, nell'ambulatorio ci metto Paolo Crepet.
Il direttante
pensa che fosse un gatto?
Non ho il minimo dubbio: era sicuramente un gatto, anzi, sono certo che era il MIO gatto, giacché mi fu trafugato nottetempo.
Dir
era sano???
Era sano come un pesce, anzi, forse era talmente sano che ERA un pesce. O forse un pesce gatto, non credo, del resto, ci sia molta differenza tra i due.
a.t.
un coniglio è un coniglio un gatto un gatto e un pesce un estraneo
Le affermazioni vanno argomentate, caro il mio ignoto allocutore.
a.t.
mi affascina molto
nedo vannini
Come esiste il sostantivo allocuzione, perché non dovrebbe esistere un sostantivo per indicare colui che alloqua o alloquisce? Caro Vannini, forse devo ricredermi, una qualche sensibilità ce l'ha anche lei che di umano ha veramente poco. Sì, forse anche lei ha un'anima, sebbene ridotta ai minimi termini o forse talmente ipertrofica da dare l'impressione a volte di non esserci, troppo estesa e sfrangiata, onnicomprensiva. Ma insomma lasciamo perdere, meglio parlare d'altro. Stasera sono tutto subbugliato, farnetico più del solito e credo che faticherò molto a prendere sonno. Sto per prendere moglie, sa? E' un passo importante nella vita di un direttore di blog. Sono innamoratissimo, però ho dei problemi di scelta. Diciamo che oscillo un po' troppo nelle mie infatuazioni, giacché sto vagliando una decina di possibili mogli. Forse ho una tendenza lievemente poligama, il che nella nostra società per solito non porta nulla di buono. Ho bisogno di un consiglio, un buon consiglio, mi ci vorrebbe un consigliere appunto, un valletto di fiducia, un ciambellano amico. Forse mi basterebbe un primo ministro, ma di non si trovano facilmente. Lei ce l'ha la stoffa del primo ministro?
a.t.
Mio caro Anelito,
mi verrebbe da dirle che l'Ambulatorio non è un Orfanotrofio, ma le direi una cosa vera a metà.
In effetti qui tutto è a metà, e purtroppo l'altra metà (quella invisibile) non si trova mai. Non l'ha trovata nemmeno quel viscido omiciattolo talpesco che vive sotto questo armadio e che certo qualcosa ha scavato in quel pezzetto di pavimento dove non batte mai il sole (non tramonta e non nasce).
In realtà, caro Anelito, una volta, il sole mi è caduto sulla testa (ma di striscio). Lei provi a immaginare la tragedia. I capelli Anelito! Venni spiumato come un'attempatissima gallina da brodo. Invece IO ero giovane e splendidamente cotonato. E vede, lei non deve dimenticare che sono anche un tricologo dilettante e ho fatto studi tutt'altro che maccheronici sulla cosiddetta “alopecia soleggiata”, quella che tra l'altro si riconosce benissimo dall'odore di pollo strinato e che è praticamente inguaribile perché i bulbi piliferi vengono arsi vivi insieme a buona parte della cotenna (dico allo strato più o meno superficiale). Anche lei, Anelito, mi pare abbia una chioma un pochino sofferente. Usa sicuramente un diserbante troppo acido o troppo basico. E qui potrei permettermi di consigliarle un prodotto adattissimo ma non lo faccio perché ognuno i capelli se li lava con quello che vuole. Comunque lavarsi la testa nel suo caso mi sembra uno spreco di risorse. Lei pensa che la sua testa sia un punto strategico? Un incrocio di continenti o, se è modesto, di contrade?
No, Anelito, la sua testa è come una boa e lei, semmai, ci deve girare intorno senza fissarla troppo, perché davvero brutta è brutta: un testone! Dio mio! Ma perché si fabbricano pazienti con la testa così grossa? Perché poi mi si affidano? Perché si pretende che un piccolo ambulatorio come questo diventi un ricettacolo di testoni. È anche una questione metafisica, ahimè, come le ho detto qui tutto è a metà... Lei mi porta il suo testone che purtroppo – come dire? – non è mica abbastanza decontestualizzato. È attaccato a quel suo corpaccione da cetaceo senza soluzione di continuità (cioè non c'è frattura, non c'è traccia di decollabilità). È un testa orfana di apparati? Una testa volante da prendere a calci? Francamente così su due piedi non glielo saprei dire. Bisognerebbe fare delle prove di torsione e di strappamento. Lei ha un bel collo robusto, ma non è detto: potrebbe essere tutta apparenza... in ogni caso ci sono le mannaie, le seghe circolari, le seghe alternative, i fili diamantati, i frullini...
Lo sa Anelito? Tutta la vita ho sognato di fare il salumiere. Perché mai sia rimasto uno psichiatra amatoriale non mi è chiaro. Forse le affettatrici mi sembravano irraggiungibili. Non ho avuto abbastanza fiducia nel destino, oppure sono stato troppo fiducioso e mi aspettavo che da un momento all'altro la Gigia (un donnone che aveva un Alimentari vicino a casa mia) rimanesse vedova e mi prendesse come aiuto garzone destinato a scalare frettolosamente il suo cuore e la mensola dei prosciutti. Federico si chiama ancora il marito (che non è morto). Si, in fondo è stata tutta colpa di Federico.
Buonanotte Anelito.
Dottor Nedo Vannini
Dovrebbe lasciare stare Anelito che non sta punto bene. Ieri ha passato l'intiero pomeriggio assieme a Roberto Amato e le assicuro che non è una cosa semplice. Ho chiamato Anelito stamani e lui, ovviamente, non ha risposto perché dormiva ancora, essendosi addormentato tardissimo dopo una notte praticamente insonne. Tuttavia, prima di morire, ha lasciato sulla segreteria telefonica un messaggio ai chiamanti dove racconta il sogno di stanotte. Ebbene ha sognato di essere in bicicletta sulla strada che porta a casa dei suoi genitori che si chiama via Romana, mezza città e mezza campagna. Era notte e la sua bicicletta aveva un fanalino fioco che non illuminava nemmeno la ruota e i lampioni non c'erano o erano molto radi e poi sparivano del tutto. Lui oltrepassava casa dei suoi per andarsene a dormire da qualche parte, forse a casa sua. Ma a un certo punto, nel buio pesto, ha cominciato a sentire dei colpi ritmici, come qualcuno che pianta un palo in terra, dei tonfi di una forza che si abbatte in una materia sorda. Poi, non si sa come, ha visto qualcosa in un campo ai bordi della strada, era un campo di granturco e c'erano due che facevano questi tonfi. Ma non piantavano un palo per terra, era che prendevano a calci un altro tutto raggomitolato per terra come morto, lo avevano ammazzato a calci e pugni o lo stavano ammazzando, colpi che facevano tonf tonf e lo spezzavano dentro come un saccone. Ecco che sogni fa Anelito. Lo lasci stare Vannini, lo lasci stare.
Direttor Trascialti
Vannini risponda! Non faccia finta di non sentire, lo so che è lì!
Il direttore
Se non ho capito male il Direttore è in volo per Praga Magica. Lì c'è una guaritrice (tal Ludmilla Kakace) che potrebbe, se non sanare quell'uomo triste e avvizzito, almeno farlo un pochino ingrassare, e, come dire?, levigarne la superficie lievitandolo. La lievitazione del Direttore è un problema di fondo per la sopravvivenza di questo brutto sito. Questa cosiddetta “lievitazione impropria” (o ingrassamento indotto), per il noto Secondo Principio della Lievitazione Universale (vedi Roberto Amato, Le cucine celesti, Diabasis 2003), porterebbe il nostro inutile direttore in una specie di aura lunare (dato che la lievitazione diventa lentamente ma inesorabilmente levitazione), e lì, quell'uomo tondo e satellitare comincerebbe il suo perpetuo orbitare.
Certo sarebbe bello avere un direttore perpetuo, e soprattutto perfettamente definito nella traiettoria. Dico nel caso ci pigliasse lo sghiribizzo di abbatterlo a fucilate.
Sì perché il punto è proprio questo: non si tratta di sghiribizzo. Insomma... vorrei dire e non dire... Chiamerei volentieri in causa Sebastiano Mondadori che (se non sbaglio) è una specie di Vice (e comunque è molto vicino alle nostre istanze e alle nostre giustissime rivendicazioni).
Si può esser chiari? Non lo so... Mi spiace parlare a nome di tutti senza nessuna riunione plenaria, senza nemmeno un po' di carboneria... È che giovedì sera, da Baralla, mentre il direttore era scappato in bagno a vomitare le seppie con la bietola mischiate a caso con uno sformato di peperoni e cavolo aleatico, io e Sebastiano ci siamo guardati e non ci siamo detti nulla. Ma, ne sono sicuro, le cameriere hanno capito...
Nedo Vannini Psichiatra
Finalmente ce l'ho fatta a sentire tutte le voci di questo ambulatorio. Ma sento solo voci e nessuno risponde, quindi aspetto ancora qualche minuto.
Qui l'aria si è fatta pesante qualcuno deve aver cucinato dei broccoli, ma l'odore che arriva alle mie narici è un condesato di fastidiosi di aromi. Sembra che abbiano aperto una fogna: una fogna a cielo aperto. Mi ci trovo spesso, ma anche no, in questo luogo dimenticato da dio - per fortuna, altrimenti alla puzza di crauti, si aggiungerebbe anche la sua puzza, cadevere imputridito, l'ideale per pasti a base di carogne - ora gli occhi mi si chiudono, forse mi troverà addormentato fuori dalla sua porta. Intendo quella dell'ambulatorio, anche se non ho visto alcuna porta con vetri smerigliati, forse avrò sbagliato posto. Del resto ci si confonde facilmente, soprattutto quando le voci si sovrappongono. Ricordo di un certo Roberto Vannini che mi aveva invitato a passare da lui, ma non mi servono cianfrusaglie sacre, forse mi sarebbe più utile un consulto.
Cercavo di studiare le solite materie, ma ero distratto, appena alzavo gli occhi trovavo un seno che mi sorrideva, delle gambe che ammiccavano, degli occhi che mi invitavano ad un dolce banchetto, labbra che sussurravano solo ai miei pensieri, come posso concentrarmi di fronte a tutte queste distrazioni?
Mi sono mangiato un panino con la bresaola, mi era venuta fame, dopo aver sbranato con gli occhi tutte quelle carni...
Ora ho sonno, forse mi sveglierò fra le braccia nude di qualche Eva, ma non è lei che cerco, cerco l'altra...
Ma qua non la troverò visto che non sono ammesse donne, neppure per le pulizie, neppure per rammendare la calzetta...
Una scrive un shampoo e la si vuole bruciare...in fin dei conti ci vuole poco per farci ardere, quindi che brucino anche loro...
Quest'anno il sole è malato, brucia, ustiona, manco fossimo all'equatore, che questo mondo sia malato non è novità, ma foda-se!
Meglio dormire, se passerà davanti a me, non mi scavalchi, piuttosto mi svegli e mi cacci, ho molte cose da fare.
Arrivederci
Antao Sacarolhas
In bocca al lupo, Antao, sono mesi che il Vannini non passa di qui, nell'ambulatorio ormai ci sono solo ragnatele di fantasmi.
a.t.
Non sarebbe meglio a questo punto affittare lo studio ad altri? Che ne so, magari ad una psicoterapeuta dalle grandi poppe. Come si suol dire, tira più um pil de pota che cento caai che i trota...
Ha abbandonato i suoi Landini?
E i suoi pazienti?
è mai possibile che nessuno protesti?
grazie signor direttore
Caro Antao,
il Landini, cioè...il Vannini, credo sia morto come suo solito. E' bizzoso, ogni tanto risorge, ma non c'è da farci affidamento. La sua (tua) proposta di affittare l'ambulatorio ad una poppoterapeuta mi pare ragionevole, suffragata com'è dal tuo/suo detto popolare bergamasco (!!)...vediamo, pensiamoci, valutiamo, va trovata una terapeuta affidabile, la troveremo.
dir dir dir
Hi there!
My first post at this great blog!
I wanna show u my dayly updated blog:http://www.megautbe.cn >Black Amateur Fuck Video
Have a nice day!
BB!
P.S. if you don't want to see this message please write me to no.ads08@gmail.com with subject "NO ADS" and URL of your forum
Thank you for cooperation!
Già si fanno avanti le aspiranti poppoterapeute...
Fanno anche i complimenti a questo blog!
Direttore si lascerà sfuggire questa occasione?
Si firma anche con BB
Big boobs?
Brigitte Bardot?
Betty Battona?
Antao Suckarolhas
Ma dico io: nessuno più fa visita al Vannini? Il suo ambulatorio langue tantissimo. Io, in quanto direttonte supremo, sono stato costretto a mettere un filtro, un setaccio ai commenti perché purtroppo il sito si andava riempiendo di spazzatura informatica, barattoli di viagra, locandine di appendiciti, volantini di idrofarmaci. Ma questo non giustifica questa diaspora antivanninica. Lo so, accadono tutti i giorni fatti ben più gravi e angoscianti. Però una visita al Vannini tetrapeuta la potreste anche fare.
Trascialchi & Trascialchi
Sto già raccogliendo le iscrizioni. In realtà sto cercando alcuni pazienti da presentare al Vannini...
Ho trovato uno strano individuo che parla, parla e parla ... è un affabulatore, potrebbe piazzare sul mercato anche tutte quelle cianfrusaglie cultuali che raccoglie il fratello del noto psicotrattoterapeuta.
Gira la frittata a piacimento. È un gran cuoco, utilizza tutte le spezie possibili e in salse diverse. Riscalda la solita minestra e sostiene in continuazione che gallina vecchia fa buon brodo.
Quando qualcuno ha detto lui: guardi che la minestra è insipida, il brasato è bruciacchiato, siamo alla frutta ma non abbiamo ancora mangiato nulla...non vede il fumo che esce dal forno?
Lui ha risposto:
"questione artatamente montata perché non c'è nessun problema ma solo la soluzione del problema"
Secondo me è un negazionista affermativo compulsivo Histericossessivo (NACHOS)...
Antao Sacarolhas in cerca di una soluzione ad un problema che non esiste.
Questo parlatore mi sembra un buon soggetto su cui il Vannini Latitante potrebbe esercitare le sue arti e forse potrebbe anche servire a suo fratello per smerciare un po' di quella sbobba liturgica che si vanta (a sproposito) di commerciare. Non è detto, caro Sacarao - che intanto ringrazio per aver risposto all'appello, non è detto che il problema non esista e che tu ti stia arrabattando intorno ad una questione di lanugine caprina. La psicoanalisi, ai suoi albori, veniva chiamata "talking cure", si ricorda?, ma uno che parla parla e riparla a mitraglia è come un paziente allo stato brado che svaneggia anche fuori dalla stanza dello psicanalista. Potrebbe anche essere molesto, non so, azzardo un'ipotesi. Non vorrei offendere nessuno, ma secondo me va abbattuto.
direttabile Trascialchi