Ascolta i brani della tournée di Alessandro Trasciatti nelle cucine del suo quartiere:
Trasciatti Live in Cucina
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di Trasciatti il 19 marzo 2012 · 7 commenti
Ascolta i brani della tournée di Alessandro Trasciatti nelle cucine del suo quartiere:
tag: canzoni, musica, trasciatti
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Dopo Frate Indovino, Il Sesto Caio Baccelli, Il Bignami, Il Borzacchini e il Devoto-Oli, arriva Il Trasciatti. E' un calendario, un almanacco, un inventario di cose vecchie e inutili, un ricettacolo di scarti, di cose e libri dimenticati, di autori che non si leggono più o che non si sono mai letti. Ma è anche una specie di condominio dove sono stati invitati alcuni amici ad abitare, l'uno accanto all'altro, ma in completa indipendenza. Amici miei, voglio dire, fra loro magari neanche si conoscono. Così li posso avere tutti qui, vicini anche se lontanissimi, per fare delle belle chiacchiere inutili. Ognuno ha qualcosa di dimenticato nella testa, qualcosa di cui non parla mai con nessuno perché quasi si vergogna, o perché sa che tanto non lo stanno a sentire. Ebbene, questo è il luogo dove tirare fuori le vergogne. Io, per esempio, ho un mucchio di articoli che i quotidiani e i giornali in genere si sono ben guardati dal pubblicare. Non mi hanno neanche risposto. Potevano almeno dirmi, che so, "Guardi, a noi non ce ne frega niente del suo Francesco Franceschi difensore del Metastasio", che io invece amo tantissimo anche se non so nemmeno chi era. Però non me lo hanno neppure detto, son stati zitti. Hanno chiuso la redazione a chiave, e loro dentro zitti per paura di farsi sentire. Io lo sapevo che erano dentro, origliavo dalla porta e sentivo dei respiri di giornalisti ansiosi. Fumavano anche in silenzio, ma non osavano aprire le finestre per non fare rumore e tradirsi. Così la stanza è diventata una camera a gas e sono tutti morti asfissiati. Per colpa mia e della paura che avevano di Francesco Franceschi.
Alessandro Trasciatti è nato a Lucca nel 1965. Ha pubblicato "Prose per viaggiatori pendolari" (Mobydick, 2002), "La via dell'orco" (Trasciatti 2008) e varie plaquettes di versi e prose. Ha collaborato a "Paragone", "Poesia", "GenteViaggi".
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Ma in questi brani la cucina è sempre la stessa.
allo scrittore, micro editore, cineasta, cantautore: davanti a queste videocanzoni mi è tornato il sorriso e il riso che devo aver perso una quindicina di anni fa, grazie dunque
notavo comunque anch’io che la cucina è sempre la stessa, ma è un dettaglio….
La cucina sembra sempre la stessa perché è una scenografia che mi porto dietro.
Almeno potevi cambiarti d’abito tra un pezzo e l’altro. O ti esibisci sempre con lo stesso per essere riconoscibile?
Noi cantaeditori dobbiamo indossare sempre la stessa divisa, per contratto.
Continui così, lei è bravo cantante di piana di Lucca, ma forse La accoglierebbero anche in Alta Garfagnana tra gente apuana. Noi difatti siamo di quassù con la mia famiglia. Ho obbligato i miei bambini a cantarle tutte prima della cena. Soprattutto del destino sbagliato. Si può fare una bella cena con crauti, in cucina e dopo la musica sua deliziosa. Lei con i miei bambini. Poi dorme qui, abbiamo la stalla nuova, nuova con zecche. Ci venga la prego non tentenni
Fabiola
Ah che bella proposta! Ci vengo volentieri nelle stalle apuane, ci riunisce tutti intorno al caminetto, si mangiano i crauti di Strasversa, si beve il vino Agliafrico di Listorno e poi ci si infila tutti nella stalla a cantare del destino sbagliato, che sicuramente è vero questo sbaglio, bisogna anche stare nell’attenzione che la stalla sia vuota di mucca, perché se per isbaglio è piena ci s’entra male, le mucche vanno spostate e son pesanti. Bene! Quando vengo?