Domenica 28 novembre, 0re 17, presso Tenucci Donna, via dell’Arancio 10, Lucca, presentazione del volume IL MESSAGGERO DELLE MODE. GIORNALE DELLE DAME (Trasciatti Editore) realizzato in occasione dei 150 anni di attività di Tenucci Abbigliamento. Il volume è nato grazie alla collaborazione con lo studio Meschiassociati (progetto grafico: Ilaria Ferrari, fotografie: Filippo Brancoli Pantera) e contiene, nella prima parte, la storia della famiglia Tenucci a firma di Velia Gini Bartoli; segue un testo di Aurora Borselli, derivato da uno studio di Valentina Panattoni, riguardante “Il Messaggero delle mode. Giornale delle Dame”, una delle prime riviste di moda italiane, che veniva stampata a Lucca nella prima metà dell’800 sul modello del “Petit Courier” di Parigi. Questo è il primo volume di una nuova collana, La Via della Seta, dedicata a Lucca nei suoi rapporti col mondo, con l’Oriente dei produttori di seta e con i mercati d’Europa dove la seta veniva acquistata, facendo la ricchezza di Lucca nei secoli passati. Ma non solo ricchezza materiale, perché i traffici non spostavano solo beni e denari, ma anche idee e opinioni. Fu un lucchese, per esempio, che all’inizio del 600 realizzò a Ginevra la prima traduzione integrale della Bibbia in italiano. E poco più di un secolo dopo, a Lucca si stampò la prima edizione italiana dell’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert. Si parlerà dunque di grandi imprese editoriali, di viaggi e viaggiatori, di quella Lucca insomma che non solo si compiace delle sue belle Mura ma guarda oltre, il più possibile lontano.
Sono già il lavorazione altri due volumi: Da Lucca a Samarcanda, di Marco Rigali, diario di un recente viaggio a cavallo proprio lungo le vie della seta, percorse dai mercanti verso Oriente, un’intensa esperienza di scambio culturale e un modo per riportare l’attenzione sulla produzione e il commercio della seta, attività che nei secoli passati hanno fatto di Lucca un centro d’importanza europea; Un dono in versi alla corte austriaca, riedizione di una lunga ode del letterato lucchese Francesco Franceschi, in cui si descrivono le ville lucchesi, testo che accompagnava una mappa del territorio (con l’indicazione delle dimore signorili) recata in dono al principe Venceslao di Kaunitz.
Sono in progetto anche altri titoli che ripercorreranno un passato, anche recente, fatto di slanci e aperture inaspettate, ma li taciamo per lucchese prudenza.
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dovresti ringraziare meschiassociati.. visto che il libro lo fai in collaborazione con noi. traaasc!!!
ora ci siete tutti, diobonino!
mi chiamo ilaria ferrari!!!!!! no frediani!!!! DDDD
E perché Ferrari e non Frediani?
Io putiferio, la foga fa tralasciare particolari non da poco : )))
Il fatto è che qui ognuno vuol chiamarsi come gli pare!