Il 31 dicembre 2011 nonna Gemma (Gemma Fiamma Trasciatti) avrebbe compiuto cento anni. La voglio ricordare con questo raccontino.
Le tartine del gatto
Mi ricordo che mia nonna stava preparando un rinfresco. Infatti era la prima comunione di un mio secondo cugino. Non so cosa ci facevo in casa di mia nonna quel giorno lì, probabilmente ero invitato alla festa di comunione. Fatto sta che mia nonna stava preparando un rinfresco. Aveva fatto tante belle tartine con il salamino, la pasta d’olive, il prosciutto, il Philadelphia. I parenti, cugino compreso ovviamente, erano in chiesa, lontana un duecento metri dalla casa. Tutto procedeva bene, era anche una bella giornata di sole. Finché entrò nella sala il gatto.
Mia nonna non lo vide, nemmeno io: eravamo usciti in giardino, non mi ricordo a fare cosa. Ci accorgemmo del gatto quando lo vedemmo uscire dalla sala con aria soddisfatta. Mia nonna si mise a gridare come una disperata. Le campane della chiesa annunciavano la fine della funzione, tra poco tutti sarebbero tornati, e diceva la nonna che l’avrebbero ammazzata, spellata viva, gettata in un pozzo. Le dissi di calmarsi, ci avrei pensato io. Infatti andai in cucina, aprii il frigo, mi munii di salumi freschi, paté vari e formaggi. Andai in sala e affrontai le tartine. Il gatto le aveva sì violentate, ma aveva spazzato via con la lingua solo la farcitura, lasciando intatto il sotto, cioè le fettine di pane.
Quindi, con metodo e rapidità, spalmai di nuovo le tartine leccate e ristabilii le apparenze. Mia nonna mi benedisse, diceva che mi aveva mandato Gesù. Quando arrivarono i parenti e gli invitati, tutti mangiarono di gusto.
Alessandro Trasciatti
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al suo, di compleanni, c’era invece il tè d’alga in polvere
Quando sono andato a prendere le tazze per lavarle, ce n’era una che non si staccava dal piattino e aveva in fondo una poltiglia strana, verdastra. Lì per lì non ho capito. Poi sì.
non me ne parli. sono ancora putrefatta.