Questo monte è probabilmente il Subasio, un gran montone di terra ben conosciuto da frate Francesco. Questi monti dell’Appennino direi che siano prossimi alla sparizione. Sono talmente vecchi che sono quasi tondi e levigati e sfarinati. Mi ricordo di aver studiato che, quando un monte – a suon di millenni – è stato tutto eroso dagli agenti atmosferici e praticamente sparisce, quello che resta (un ex monte spianato) viene chiamato “penepiano”.
Nell’ultimo fine settimana ho effettuato una spedizione in Umbria per verificare lo stato dei monti appenninici in procinto di diventare penepiani. Sono salito, anzi, mi hanno portato per esempio a Monteluco. Ma devo dire che lì, più che lo stato dei monti, mi ha colpito lo stato delle anime. C’erano infatti delle cellette a strapiombo nella roccia dove vivevano gli eremiti. Fa impressione vedere questi buchi bassi scavati nella pietra, non ci si sta in piedi. D’inverno è da morire pensare di star lì dentro.
Ringrazio Gianfranco Mammi per le foto.
Un romito
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Bellissima la fotografia del monte. Paesaggio lunare da meditazione. E da camminare. Ciao, Romito
Sì, la foto è molto bella, potrebbe anche essere l’Ararat, ma un po’ spianato. Io romiteggio davanti a una chiesina, e sono anche un po’ biancastro, spero che sia un effetto della foto, ma temo di no. Con gli anni sbianco.
ascoltami bene trash: te devi rinchiuderti nel limbo e basta. non ha senso sperperare energie vitali in questi posti insignificanti. laggiù noi abbiamo uno scopo altissimo. molto più alto dell’ararat