Questo è un dintorno sicuramente del Subasio.
Ma questo no. E’ nel Perù, dove ci sono quei campi con quei disegni che si vedono solo dall’alto (ma sono in Perù? in Cile? in Bolivia?).
di Trasciatti il 26 settembre 2011 · 6 commenti
Questo è un dintorno sicuramente del Subasio.
Ma questo no. E’ nel Perù, dove ci sono quei campi con quei disegni che si vedono solo dall’alto (ma sono in Perù? in Cile? in Bolivia?).
tag: fotografia, Mammi
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Dopo Frate Indovino, Il Sesto Caio Baccelli, Il Bignami, Il Borzacchini e il Devoto-Oli, arriva Il Trasciatti. E' un calendario, un almanacco, un inventario di cose vecchie e inutili, un ricettacolo di scarti, di cose e libri dimenticati, di autori che non si leggono più o che non si sono mai letti. Ma è anche una specie di condominio dove sono stati invitati alcuni amici ad abitare, l'uno accanto all'altro, ma in completa indipendenza. Amici miei, voglio dire, fra loro magari neanche si conoscono. Così li posso avere tutti qui, vicini anche se lontanissimi, per fare delle belle chiacchiere inutili. Ognuno ha qualcosa di dimenticato nella testa, qualcosa di cui non parla mai con nessuno perché quasi si vergogna, o perché sa che tanto non lo stanno a sentire. Ebbene, questo è il luogo dove tirare fuori le vergogne. Io, per esempio, ho un mucchio di articoli che i quotidiani e i giornali in genere si sono ben guardati dal pubblicare. Non mi hanno neanche risposto. Potevano almeno dirmi, che so, "Guardi, a noi non ce ne frega niente del suo Francesco Franceschi difensore del Metastasio", che io invece amo tantissimo anche se non so nemmeno chi era. Però non me lo hanno neppure detto, son stati zitti. Hanno chiuso la redazione a chiave, e loro dentro zitti per paura di farsi sentire. Io lo sapevo che erano dentro, origliavo dalla porta e sentivo dei respiri di giornalisti ansiosi. Fumavano anche in silenzio, ma non osavano aprire le finestre per non fare rumore e tradirsi. Così la stanza è diventata una camera a gas e sono tutti morti asfissiati. Per colpa mia e della paura che avevano di Francesco Franceschi.
Alessandro Trasciatti è nato a Lucca nel 1965. Ha pubblicato "Prose per viaggiatori pendolari" (Mobydick, 2002), "La via dell'orco" (Trasciatti 2008) e varie plaquettes di versi e prose. Ha collaborato a "Paragone", "Poesia", "GenteViaggi".
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Relativamente al Subasio, pare che il Mammi in una certa quel preveggenza giovanile abbia prodotto un dipinto che riproduce esattamente il profilo di quel monte.
Per ragguagli penso possiate contattare direttamente il Mammi
Be’, allora dico al Mammi che mandi il dipinto direttamente qui in redazione. O una fotocopia del dipinto.
C’entrerà il quadro nella fotocopiatrice?
No, il quadro non c’entra nella fotocopiatrice. Ho provato a fotografarlo, ma con il vetro davanti viene una schifezza. Ti mando la foto per e-mail, poi vedi tu se pubblicarla o no. Io non la pubblicherei…
Vediamo, vediamo… se viene veramente male può avere un senso pubblicarla.
Adesso ne faccio delle altre, che magari vengono ancora più brutte