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Scritture

Mariapia Frigerio: Cicatrici

di Trasciatti il 22 dicembre 2010 · 0 commenti

Sei troppo insistente. Sì, d’accordo, la tua intervista. Capisco. Ma trovo le biografie noiose. Anche quelle ‘ridotte’ per i giornali.
E poi, scusa, a chi può interessare la mia vita?
Dici che quando una scrive un libro, soprattutto se non è una ragazzina, suscita curiosità? Nel mondo intellettuale? Chiariamo subito, allora, che non sono un’intellettuale.
La laurea? Che c’entra? Non è mica il Nobel!
Amo la letteratura, ma non sono un’intellettuale. “Le intellettuali sono come le scarpe strette: non vedi l’ora di levartele dai piedi”. Leggi tutto…

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Mariapia Frigerio: En ascenseur

di Trasciatti il 7 novembre 2010 · 0 commenti

Quando salì sull’ascensore al 7 di rue de Grenelle si trovò in uno strano corpo a corpo con un prestante signore.
«Secondo piano» seppe solo dire Marzia.
«È la nuova inquilina?».
«No… no» rispose con un certo imbarazzo.
L’uomo premette il pulsante. Marzia si chiese se poteva immaginare da chi stesse andando.
L’ascensore si fermò e l’uomo le aprì, galante, il cancelletto scorrevole. Poi la porta.
«Arrivederla, signora». E le sorrise.
Marzia suonò alla porta di Antoine.
Il ragazzo le aprì. Richiuse prontamente e l’abbracciò con la passione e la forza di un giovane.
Rimase con lui per almeno due ore. Leggi tutto…

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L’amore è un bosco

di Trasciatti il 27 ottobre 2010 · 5 commenti

Domenica 31 ottobre, ore 18-20, sala Ottavio Gattavilla, Montegabbione (Terni) 

 

L’amore è un bosco

Prose e poesie in tema di Nicola Dal Falco e Alessandro Trasciatti

L’amore spinge ad andare, ma anche a fermarsi, a passi e a occhiate, dritti allo scopo o teneramente persi a girare in tondo, seguendo una mappa.
E non importa che la mappa resti perlopiù bianca o zeppa di segni, l’amore è un bosco dove chi non si perde non entra.
Lo raccontano in prima persona, mettendosi per strada con scarpe e intenzioni diverse, Nicola Dal Falco e Alessandro Trasciatti, alternando le loro prose e poesie in un gioco verbale di immagini, sentenze, commedie, istantanee e semplici parole d’amore. Leggi tutto…

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Giovanni Maccari: Animali

di Trasciatti il 27 ottobre 2010 · 1 commento

1. pappagallo

Oggi ho capito che in realtà il pappagallo non è pagato dai servizi segreti per farmi saltare i nervi, è solo vittima a sua volta della situazione. È vittima di una sindrome compulsiva per cui quando la luce è accesa deve dondolarsi sulla sua altalena. L’altalena è fatta di un bastoncino e di due fili di ferro curvi alle sommità, che sono appese al sopra della gabbia. Questa altalena cigola, più forte quando il pappa accelera e più piano quando rallenta. Leggi tutto…

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Anche se era vietato fumare, la vecchia si era accesa una Muratti e aveva gettato il cerino nel fondo della teiera. Per spegnerlo, diceva. Twinings e sigaretta. Col bocchino. I camerieri la lasciavano fare, perché era una cliente storica e dava buone mance. Portava le unghie lunghe e guardava la nipote a occhi socchiusi, attraverso le nuvole di tabacco puzzolente. La ragazza pensava ai fatti suoi, e lo dimostrava sistemandosi garbatamente il reggiseno con gli indici e i pollici di entrambe le mani, quando credeva che nessuno la osservasse. Leggi tutto…

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Renzo Butazzi: Su una poesia di Torquato Gazzilloro

di Trasciatti il 14 settembre 2010 · 0 commenti

Ape Regina

Appartiene all’adolescenza  del Poeta e al suo legame con la madre anche l’episodio ispiratore di questo Idillio agreste:                                           

Alle sette di mattina

s’alza l’Ape Regina,

vaga sull’aia, sorvola la risaia. Leggi tutto…

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Una storia del dott. Pistelli

di Trasciatti il 9 settembre 2010 · 0 commenti

La cucina della nonna

di Alessandro Trasciatti

Una radio anni ‘60, un mobile da cucina bianco, un tavolo di fòrmica verde. Così si presentò la stanza agli occhi del dott. Pistelli. Certo, c’erano molte altre cose, ma la sua attenzione fu estremamente selettiva. Soprattutto il mobile era interessante. Non tanto per ciò che mostrava, ma per ciò che potenzialmente nascondeva. Semplice e geometrico riempiva quasi una parete, liscio e lucido. leggi tutto

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I libri usati sono come dei pacchi sorpresa. In genere sono libri come gli altri, al massimo un po’ rovinati, forse di edizioni non recentissime, con il normalissimo pregio di riportare al loro interno il testo che volevamo e che magari cercavamo da tempo. In genere costano anche la metà, o anche meno, sempre che non siano copie rare o introvabili, fatti davanti al quale l’usura e l’eventuale cattivo stato non rappresentano un motivo valido per far scendere il prezzo.
A volte, però, e sono i libri più belli, contengono dei regali particolari, tracce lasciate dai precedenti proprietari, che aggiungono storie strane e immaginarie a quelle già contenute nel libro: possono essere una dedica, o degli appunti sparsi fra le pagine, o un segnalibro rimasto incastrato a metà volume. Oppure delle macchie, anche se in questo caso non è che c’è da essere molto contenti. leggi tutto

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