I miei sogni a pancia in su
galleggiano grassi, inerti
nel flusso scuro della notte
dal sonno aspettano un tuo segno
ma la prima luce del giorno
avverte che la deriva arriva Leggi tutto…
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I miei sogni a pancia in su
galleggiano grassi, inerti
nel flusso scuro della notte
dal sonno aspettano un tuo segno
ma la prima luce del giorno
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di Giuseppe Grattacaso
In luoghi confinati, insieme familiari e misteriosi, si muove la poesia di Roberto Amato. La geografia di Le cucine celesti si sviluppa a partire da interni segnati dal trascorrere del tempo, da stanze ingombre, da cucine dove le donne si muovono con armoniosa e circospetta solerzia, da giardini immediatamente a ridosso delle case. Leggi tutto…
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Martedi 22 maggio alle ore 18, presso Lo Spazio di via dell’ospizio, incontro con il poeta e saggista Roberto Deidier, a partire dai libri Gabbie per nuvole (Empiria, 2011, pag. 104, euro 14,00) e Il lampo e la notte (Sellerio, 2012, pag. 336, euro 20,00). Parteciperanno alla serata Elio Pecora e Giuseppe Grattacaso. Leggi tutto…
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Cari tutti,
trasciatti.it chiude, o quantomeno va in letargo, poi in futuro chissà. I motivi sono parecchi, come scrivevo il 5 maggio, ma a tagliare la testa al toro sono arrivati quelli economici. Sono necessari degli interventi tecnici (in pratica una migrazione presso un altro fornitore di spazio web) relativamente costosa e poi anche il mantenimento del dominio trasciatti.it qualcosina costa. I materiali, testi, foto e quant’altro non andranno persi, verranno salvati e messi in congelatore.
Chi fosse interessato a fare ordini di Libratti vecchi e nuovi e Stralunari può scrivermi qui: a.trasciatti@alice.it. In ogni caso, le prossime uscite dei Libratti nuova serie saranno disponibili sul sito di Marco Del Bucchia Editore.
Ringrazio tutti quelli che si sono divertiti a scrivere, mandarmi proposte e suggerimenti, commentare o semplicemente leggere, un bel gruppetto di utenti noti o anonimi che mi ha accompagnato fin qui. Io mi rimetto a scrivere, cosa che in questi ultimi quattro anni ho un po’ trascurato. A presto, da qualche parte.
Alessandro Trasciatti
I vecchi Libratti: gli ultimi rimasti
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Questo sito è giunto al capolinea? E’ a Caporetto? Che capita dunque? Aggiornato sempre più di rado, vede calare ovviamente le visite, i commenti languono, le mamme imbiancano. Il fatto è questo, anzi, di fatti ce n’è più d’uno… Innanzitutto devo dire, come Conducente, che ormai – per condividere le scemenze giornaliere – funziona infinitamente meglio facebus, non c’è confronto tra la rapidità/facilità con cui si “posta” qualcosa su facebrooks e la macchinosità richiesta per fare la stessa cosa anche da un sito agile come questo. Poi c’è anche il fatto che molte visite erano legate all’ambulatorio del dottor Vannini. Essendo egli praticamente scomparso – e forse davvero c’è da augurarsi che sia così – le visite all’ambulatorio online sono scemate. E poi va ammesso che sta venendo a mancare la spinta dell’entusiasmo librattesco. Il Conducente sperava che detto sito potesse essere (anche) veicolo promozionale dei Libratti vecchi e nuovi. Invece, deve egli prendere atto che non è mai stato così e che un commercio librattesco on line non è mai veramente decollato. Quindi c’è nell’aria, come dire, un certo sbrindellamento che non so dove porterà. Per ora fermiamoci qui, con codesti discorsi, che è meglio.
Il Conducente del Dirigibile sig. Trasciatti
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In una recente intervista di Giovanni Agnoloni (Quale futuro? Il punto sulla fantascienza italiana), lo scrittore di fantascienza Dario Tonani, dice:
“Siamo letteralmente immersi nell’idea di futuro: cinema, tv, videogiochi, pubblicità… tutto anela a mostrarci il domani. Siamo impregnati di fantascienza, ma di una fantascienza che è quasi esclusivamente visuale. Una volta l’unico modo di vedere il domani era andare al cinema e sognare davanti a fondali di cartapesta e a missili di cartongesso; Leggi tutto…
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Con questo, L’acqua alta (Elliot 2011), Roberto Amato è giunto al quarto libro, il quinto se si considera anche la plaquette Gli sposi (Diabasis 2005). Chi lo ha seguito in questo suo cammino forse si sarà un poco assuefatto alle sue invenzioni poetiche, magari proverà meno stupore di fronte agli amabili salti della sua logica e quasi gli sembrerà di conoscere già gli attori di questa nuova commedia buffa. Ma in quarta di copertina si legge che L’acqua alta è stato scritto “molti anni prima de Il disegnatore di alberi” (uscito nel 2009). Allora viene da chiedersi: molto prima quanto? E perché è uscito dopo? E lo stupore ricomincia per questa vena creativa costante, già matura ieri come ora, per questo poeta che può permettersi di buttare fuori un libro o un altro a scelta (a capriccio?). Leggi tutto…
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Brevi dal Nord di Gianfranco Mammi è un libro che mi fa venire voglia di farne uno uguale. Non tanto nei contenuti, ognuno ha la sua vena, le sue fantasie, la sua testa che ragiona più o meno bene. Quanto nella struttura, nell’impalcatura che lo tiene insieme. E questa struttura o impalcatura di Mammi, per dirla con precisione, non esiste. Il libro è come un sacco dove è stato tirato dentro di tutto: brevi raccontini, aforismi, dialoghi, fulminei atti unici, elenchi di cose, frammenti e frattaglie varie. Se c’è un filo che tiene insieme tutta questa roba, è al massimo la vena di assurdità che circola dall’inizio alla fine: assurdità del singolo pezzo e assurdità complessiva, che viene fuori dall’accostamento arbitrario dei pezzi, sfidando ogni visione d’insieme. Leggi tutto…
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