Il fiume copre l’orizzonte, bagna la linea fin dove giunge lo sguardo. Nella stagione secca i contorni sfumano, non c’è la pioggia con i suoi violenti rovesci a dissolvere la foschia, avvicinando d’incanto i profili lontani.
Tutto rimane avvolto in un’aria stagnante, in un tremolio di braci al punto che le isole sembrano staccarsi e fluttuare secondo i capricci della corrente. Leggi tutto…
Ormai ci siamo. Sabato 3 dicembre alle ore 17.15 (Palazzo Paolina, via Machiavelli, Viareggio) verrà presentato lo Stralunario 2011, l’antologia del blog trasciatti.it. Anzi, gli Stralunari, perché tutti in un botto vedranno la luce anche quelli degli anni passati: 2008, 2009, 2010. Verrà anche presentato il progetto dei Libratti nuova serie, cioè un periodico di letteratura e desueta umanità che inizierà a febbraio. Tutto targato Del Bucchia Editore (www.delbucchia.it). Leggi tutto…
Ho qui sottomano un bellissimo libro russo scritto in cirillico incomprensibile. Me lo ha mandato Timofey Kostin che lo ha illustrato. E’ quadrato, il libro, copertina rigida cartonata, colorata, c’è la foto di un bambino volante su uno sfondo cosmico marrone scuro, rugginoso e una scritta bianca, cioè il titolo e il nome dell’autore: secondo me c’è scritto “Caos” e qualcos’altro, poi “Alexandr” e qualcos’altro. Leggi tutto…
Trasciatti legge i tarocchi sull’Orient Express. Leggi tutto…
Quelli che seguono sono i rimasugli di magazzino di Trasciatti Editore
Marco Battista, Memorie allegoriche, con disegni di Roberto Alquati: 8 COPIE Leggi tutto…
Sabato 26 novembre, ore 17, Clotilde Showroom, Agliana (Pt)
La mostra Conosci te stesso parte dallo spazio in Via dell’Ospizio a Pistoia e approda da Clotilde per raccontare la ricerca di Nicoletta Calvagna: ridimensionare la domanda infinita del “conosci te stesso” in proporzioni minimissime e sensoriali…
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Sono sceso nel Giardino delle Delizie tenendoti per mano. L’acqua del lago ci arrivava alle caviglie, poi alle cosce, poi alla vita, rinfrescando i nostri corpi, distillando le nostre pene, sempre più flebili, impercettibili. Ecco che l’angoscia è messa tra parentesi, scacciati i brutti sogni, la morte farsi un’ipotesi remota. Ci prende un’illusione d’eternità necessaria alla vita, un ritorno all’infanzia dei sensi.
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Genova, anni ’60.
Presa dalla frenesia del progresso, in pieno boom economico, la città vuole crescere.
Costretta tra mare e monti si allunga, proprio come un chewing-gum quando lo tiri fuori dalla bocca.
Genova è la mia città. A dirla tutta, non sono proprio nata in centro città, ma in una delegazione, anche se la più importante, Sampierdarena. Leggi tutto…